Scintille nel centrodestra. Giubbilei dà voce ai malumori per l’incontro col terzo polo

Noi Moderati: "Stiamo facendo la parte della ruota di scorta, non va bene". Gasaparri (Lega): "Non sono stato informato. Le cose andrebbero condivise"

Il coordinatore di ’Noi Moderati’ a Livorno, Gionata Giubbilei

Il coordinatore di ’Noi Moderati’ a Livorno, Gionata Giubbilei

Livorno, 22 gennaio 2024 – Il libro della Genesi ha scolpito nei secoli che la domenica debba essere il giorno del Signore, riservato settimanalmente al riposo. Non è stato così per la politica livornese, soprattutto tra le file del destra, per almeno due ragioni. L’ufficializzazione del giorno prima, tramite lancio di agenzia Ansa, della candidatura a sindaco delle destre dell’ex giornalista de Il Tirreno Alessandro Guarducci prevista per sabato 27 all’Hotel Palazzo, corroborando di fatto le anticipazioni de La Nazione. E i mal di pancia della coalizione dopo il niet incassato dal Polo dei Riformisti per il Futuro - al secolo Italia Viva, +Europa, Psi e Lde - al termine del famoso caffè al bar Tramezzino di venerdì scorso. Non tanto per il mancato allargamento al centro del fronte da contrapporre allo schieramento che fa campagna a favore del Salvetti bis.

Piuttosto, l’origine dei bruciori di stomaco degli alleati parrebbe avere un nome e un cognome: Francesco Berti. E’ stato l’ex deputato del Movimento 5 Stelle, poi transfugo nel ‘partito ape’ Insieme per il Futuro di Luigi Di Maio (per grazia di Bruno Tabacci che prestò il simbolo) ad accompagnare Guarducci all’incontro pubblico con i vari Baldi, Stasi, Nocchi, Giovannini, Baronti e Palmerini. Il punto politico è questo: perché portarsi al seguito, pubblicamente, un ex pentastellato al posto di una delegazione delle quattro gambe delle destre per imbastire una trattativa?

"Si è trattato di una chiacchierata informale - minimizza Guarducci, contattato da questo giornale -. Mal di pancia? A me non risulta. Oggi anche se è domenica, ho parlato con numerosi esponenti della coalizione per la messa a punto della presentazione del 27 gennaio". Canta invece il coordinatore di Noi Moderati, Gionata Giubbilei: "Ma che lavoro è? Il centrodestra non è il rimorchio di Guarducci. Lui ha sempre sperato di portare con noi il centro del centrosinistra, ma è sempre stata una sua idea. Stiamo facendo la parte della ruota di scorta, e questo non va bene". E su Berti? "Vengo a sapere dell’incontro al Tramezzino e chiamo Alessandro: ‘Dì a Berti che quando parla stia attento’. Ci rendiamo conto che si parla di non far entrare le navi in porto perché inquinano?".

Schietto il segretario comunale del Carroccio, Michele Gasparri: "Nessun mal di pancia, il maalox l’ho già preso - ammette -. Certo, ogni volta che mi sveglio ci sono novità: non sapevo dell’incontro. Normalmente le cose andrebbero condivise. Magari si è trattato di un caffè amichevole in buona fede. Il punto è un altro però: sciolti i dubbi e presa una decisione, consapevoli dei pro e dei contro, andiamo avanti convinti, tutti insieme, sostenendo Guarducci. Bisogna provare a cambiare per il bene di Livorno altrimenti vorrà dire che è più forte Salvetti".