Il Pd di Livorno ha tante figurine. Ma sono tutti doppioni

Segreteria territoriale: su dodici consiglieri, otto sono del capoluogo. L’unione con la federazione di Piombino? Sarà per la prossima volta...

Alessandro Franchi

Alessandro Franchi

Livorno, 26 marzo 2023 – Si occuperà principalmente di Livorno la segreteria territoriale del Pd varata da Alessandro Franchi. Su dodici componenti,  ben otto sono del capoluogo, segno evidente che l’interesse è il futuro della principale città della costa, la terza in Toscana.

Sembra così finita nel nulla la richiesta avanzata dai territori durante la recente campagna congressuale di unire le due federazioni Pd di Livorno e Piombino. Ne parlano da anni, tutti i segretari promettono di andare all’unione quando vanno a chiedere i voti, poi però ripongono il progetto in qualche cassetto e amen. Sarà per la prossima volta.

Certo è che la segreteria di Franchi ha creato non poco imbarazzo nelle file della squadra comunale di Federico Mirabelli. Perché insomma, brumeggiano, è come se il Pd del capoluogo avesse due segreterie e quindi due linee politiche con qualcosa di più di semplici sfumature. I più navigati sorridono: tanto, per quello che vale la segreteria… Sarà anche vero, ma quando si compongono le liste per le elezioni amministrative e regionali, da lì tutto passa. E al prossimo giro - ovvero la sfida comunale - si vedrà se Mirabelli riuscirà a mantenere la sua autonomia…  Fa bene allora il sindaco Salvetti a organizzare la "Costellazione”, perché se aspetta il Pd, brillerà poco.

Nervi tesi anche nel centrodestra livornese. Perini ha lasciato le file della Lega per entrare nel più attraente FdI che ha il vento in poppa trascinato dalla premier. Ora si aspetta l’arrivo della Vaccaro e così il partito che fino a poco tempo fa aveva solo un consigliere - Andrea Romiti - potrebbe diventare quello più numeroso nelle file del centrodestra. Esulta il presidente provinciale Lensi, che fino a pochi minuti prima aveva manifestato il suo disappunto - nemmeno troppo velato - per le bizzarrie del leghista. Ma un consigliere in più val bene un ripensamento…

A rendere ancora più frizzante il momento, però è la disperata ricerca di un possibile candidato sindaco che attiri anche il Terzo Polo o quel che ne resta. L’idea che molti ritengono vincente è quella di puntare a un civico, da qui il tentativo - sembra però già naufragato - di sostenere Leo Picchi. Ma il protagonismo di alcuni è talmente alto che è davvero difficile - per non dire impossibile - mettere da parte la voglia di candidarsi. E quindi alla fine, mah sì! Chissenefrega, meglio che i civici stiano a casa loro e ognuno tiri l’acqua al suo mulino.

Michela Berti