Interporto di Livorno, Salvetti: “Non ci resta che andare sulla fiducia” / Video

Il Telegrafo a colloquio con il sindaco, a margine di un convegno sulla digitalizzazione della catena logistica

Livorno, 12 luglio 2023 - Dei 300 milioni per la realizzazione dei collegamenti ferroviari previsti per l’interporto? «Non ci resta che andare sulla fiducia».

Queste le parole del sindaco di Livorno Luca Salvetti, riferendosi alle rassicurazioni fornite da Rixi, viceministro dei Trasporti in quota Lega, in merito allo stanziamento in legge di bilancio 2024 dei fondi necessari alla realizzazione delle infrastrutture del porto/interporto che secondo Salvetti, una volta realizzate, consacrerebbero l’hub di Livorno come «hub di livello europeo e di prospettiva».

La video intervista 

Il Telegrafo ha intercettato il primo cittadino questa mattina, a margine di un convegno che si è tenuto in Fortezza Vecchia organizzato dall’Interporto Toscano Amerigo Vespucci ‘La digitalizzazione della catena logistica - Focus di appfonditmento sull’utilizzo della catena logistica prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)’. Sta imperversando infatti in questi giorni la polemica tra centro destra e centro sinistra proprio in merito alla decisione del governo di garantire lo stanziamento di 311 milioni complessivi previsto dal precedente esecutivo guidato da Mario Draghi per rendere di fatto meno isolato il porto e il retro porto di Livorno rispetto alle autostrade delle merci, attraverso la realizzazione di un collegamento ferroviario volto a garantire una linea diretta verso il corridoio scandinavo-mediterraneo Ten-T. Il centro sinistra, nelle persone dell’onorevole Simiani, del consigliere regionale Gazzetti e del sindaco di Livorno Salvetti, solo per fare degli esempi, ha attaccato duramente il governo per aver ridotto per il 2023 a 11 i milioni disponibili. Il centro destra, tramite il viceministro Rixi ha assicurato a più riprese che «la scelta di dirottamento dei fondi era giustificata verso e solo opere già cantierabili, a progettazione già varata». Quindi, per l’interporto di Livorno per quest’anno «bastano i 12 milioni per la progettazione» per un intervento che si concretizzerà nel 2024, coperto in legge di bilancio «a prescindere dall’importo», ha tenuto a precisare categoricamente Rixi

Un momento del convegno in Fortezza Vecchia (Foto Novi)
Un momento del convegno in Fortezza Vecchia (Foto Novi)

Nel suo intervento al panel Salvetti ha rimarcato l’importanza del binomio hardware-software anche e soprattutto in tema logistico-portuale. L’integrazione, in sostanza, tra le «opere fisiche» e servizi digitali. Binomio «indispensabile per stare al passo con la concorrenza», ha sottolineato. «Segnalo che la città, - ha dichiarato ai microfoni de Il Telegrafo - e con questa mi riferisco a porto, interporto e area vasta Livorno-Pisa-Lucca dal punto di vista logistico sta vivendo una situazione alquanto paradossale. Come controcanto però sottolineo che mentre i porti europei godono di un quadro complessivo delle strutture fisiche già delineato, il porto di Livorno si trova al momento con tanti punti interrogativi: il primo è quello relativo alla Darsena Europa, progetto su cui l’AdSP tutta e il commissario Guerrieri in particolare sta portando avanti con grande puntualità; il secondo, quello legato all’Interporto dove il battente idraulico dello Scolmatore mette in dubbio la possibilità di utilizzo di tanti terreni. Su questo - aggiunge Salvetti- la Regione ci dovrà dare delle risposte; infine, il tema del raccordo delle ferrovie su qui abbiamo trovato una bella “sorpresa” - mima con le dita il sindaco le virgolette, ndr - che ha visto toglierci i 300 milioni di finanziamento. Il vice ministro Rixi ha assicurato che torneranno, forse anche in quota maggiore. Abbiamo fiducia in Rixi? Va bene, diamogli fiducia. Poi però l’atteggiamento del ministro Salvini ci ha lasciato tutti molto molto perplessi”.

Francesco Ingardia