Perini (FdI), esposto contro la giunta: “Sindaco e assessori fanno i furbi, non rispondono a interpellanze e interrogazioni”

Livorno, il consigliere del centrodestra: “Chiedo che il prefetto intervenga per ristabilire le norme che regolano la democrazia"

Alessandro Perini (Foto Novi)

Alessandro Perini (Foto Novi)

Livorno, 29 giugno 2023 – “Sindaco e assessori fanno i furbi. Ho presentato un esposto al prefetto affinché intervenga per ristabilire le norme che regolano la democrazia". Dure le parole di Alessandro Perini, consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

"Negli ultimi mesi l’amministrazione comunale ha cominciato a fregarsene delle interpellanze e delle interrogazioni che vengono presentate dai consiglieri comunali – attacca Perini –. Se non piacciono al sindaco o all’assessore, i quesiti che presentiamo non ricevono risposta. Il regolamento del consiglio comunale, che ha valore di legge, non prevede solo l’obbligo di rispondere, ma anche di farlo entro un certo numero di giorni. Il termine spesso non viene rispettato, ma su questo noi non siamo mai stati fiscali. Ora, però, la natura autoritaria e antidemocratica del Pd sta venendo fuori”.

"Il 4 aprile – prosegue Perini – avevo presentato un’interpellanza per avere chiarimenti sulla situazione del parco comunale di via Paoli, dato in gestione ad un privato. Alcuni cittadini mi hanno segnalato che gli orari non vengono rispettati. Avevo chiesto se il gestore ha un regolare contratto di concessione. Siamo riusciti a discutere l’atto il 26 giugno e solo su forti insistenze. Sul rispetto degli orari il Comune dice che “va tutto bene“. Sulla regolarità dei pagamenti sarebbe toccato all’assessore al Bilancio che, pur invitata, ha scelto di non presentarsi. La domanda non le piaceva e così non ha risposto”.

"Un fatto simile è accaduto anche per un altro atto che avevo presentato l’11 maggio. A questo punto mi sono rivolto con un esposto alla massima autorità locale. Come Fratelli d’Italia – conclude Perini – chiediamo che i diritti dei consiglieri, che sono a guardia dell’interesse pubblico, siano riaffermati e rispettati".