Eccellenze livornesi: Vitulano, Pierucci e Ferrieri Caputi premiate per meriti sportivi

Le tre donne che arbitrano a livello internazionale hanno ricevuto un riconoscimento per essersi distinte nella loro carriera e nell'anno solare

La premiazione in Comune delle donne arbitro (Novi)

La premiazione in Comune delle donne arbitro (Novi)

Livorno, 30 dicembre 2021 - Ancora una volta la città di Livorno è in prima fila per la lotta contro le disparità di genere, in questo caso, nel mondo dello sport. Dopo le atlete olimpioniche Giorgia Pietrini e Ambra Sabatini sono state premiate nella Sala Cerimonie del Comune Simona Pierucci, Maria Sole Ferrieri Caputi e Carina Vitulano per essersi distinte nella loro carriera di arbitri internazionali e nazionali. “Il mestiere di arbitro è un incarico molto importante perché serve equilibrio, polso e conoscenza di ogni aspetto del regolamento” ha detto Luca Salvetti lasciando subito la parola alla vicesindaco Libera Camici che ha valorizzato i traguardi raggiunti in un mondo spesso troppo maschile: “I ruoli dirigenziali a livello europeo sono al di sotto del 10%, come amministrazione comunale siamo in prima fila per contribuire a un cambiamento troppo necessario”.

Soddisfazione anche per il delegato provinciale del Coni Gianni Giannone: “Dove c’è qualcosa di particolare c’è Livorno. Anche nel mondo arbitrale siamo un’eccellenza, in qualsiasi posto andiamo tocchiamo vette importanti”. Un grande contributo è arrivato anche dall’VIII Commissione “Diritti, Pari Opportunità e Differenze di Genere” con il presidente Francesca Cecchi che ha voluto sottolineare ulteriormente il lavoro dell’Amministrazione per abbattere le barriere della disparità: “Già dalla domanda arbitro o arbitra si capisce che non abbiamo raggiunto la parità. Il desiderio è vedere bambini che hanno reticenze ad avvicinarsi a sport femminili e viceversa. Ringrazio la Giunta perché è un esempio da seguire”. Giunti poi alle premiazioni, dopo la pergamena di riconoscimento a Carina Vitulano, ritirata dalla madre, è stato il turno di Maria Sole Ferreri Caputi, salita alla ribalta nazionale per essere attualmente l’unica donna ad aver arbitrato una squadra di serie A, nello specifico la gara di Coppa Italia tra Cagliari e Cittadella: “Sicuramente è una grande emozione, io sono parte di un movimento e come gruppo stiamo facendo tanto, stiamo lavorando tantissimo – ha detto con la pergamena in mano - L’Aia sta facendo di tutto per accelerare i tempi, lo sforzo da parte di tutta l’associazione c’è e anche quello di noi ragazze. Se il lavoro di queste due componenti andrà di pari passo, possiamo toglierci belle soddisfazioni”. Infine poi anche Simona Pierucci, arbitro mondiale di scherma che dopo aver ricevuto i meritati riconoscimenti ha raccontato un aneddoto legato ai suoi inizi di carriera: “Sono da 21 anni arbitro internazionale, questa cosa l’ho aspettata per talmente tanto tempo che non ci speravo più – ha detto emozionata – Quando si dà il massimo prima o poi qualcosa accade, quando ho iniziato avevo quindici anni ed ero l’unica in Italia e solo perché avevo un aspetto gradevole mi sono trovata di fronte a una non considerazione tanto o poco che fosse. Questa cosa mi ha messo ancora più grinta e rabbia, non mi sono fermata a una non cultura e adesso questa presunta differenza non c’è più”.