Livorno, alla fine l’incertezza ha un peso

Difficile per i giocatori mantenere il massimo di concentrazione quando la situazione societaria rimane ancora molto nebulosa

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Limiti caratteriali, certo, ma soprattutto una situazione societaria che complica maledettamente le cose. Sono soprattutto questi i due fattori che incidono sul rendimento del Livorno, sconfitto a Grosseto con un gol, evitabilissimo, preso al 93esimo per l’ennesimo ko maturato a pochi secondi dalla fine della partita. Con una società che non adempie alle scadenze sui pagamenti di stipendi e contributi e con giocatori che hanno chiesto lo svincolo (avendone il diritto sacrosanto), la situazione cui si trova a dover far fronte Alessandro Dal Canto è inverosimile. E i risultati sul rettangolo verde sono il frutto inevitabile di questo caos e di un clima di incertezza che non fa bene a nessuno. Il tecnico amaranto ha ribadito più volte che i calciatori devono pensare solo al campo, ma è umanamente impossibile concentrarsi solo sulla partita se poi non ti arriva lo stipendio e se le promesse vengono puntualmente smentite dai fatti. Si passa da un domani all’altro cercando di tenere buoni i giocatori e la piazza, si cercano scuse che sembrano un continuo arrampicarsi sugli specchi. Eppure la nuova dirigenza aveva detto di voler far parlare i fatti: ebbene, c’è poco da arrabbiarsi se piovono critiche proprio perché i fatti smentiscono di continuo quanto viene promesso. Adesso vedremo se mercoledì 25 ci sarà o meno questo atteso aumento di capitale di 3 milioni di euro chiesto a più riprese dal presidente Giorgio Heller. Per il momento si registra soltanto una difficoltà a versare anche 60-70.000 euro per pagare gli stipendi di settembre, quindi le premesse non sono affatto incoraggianti. Anzi, sono alquanto preoccupanti come si evince anche dalle dichiarazione dei giorni scorsi del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. "Sono preoccupato perché è una situazione che si trascina da molto tempo – ha infatti detto Ghirelli –, sono settimane che si succedono proprietà. Si rincorrono notizie non incoraggianti, ma spero e mi auguro che ci diano risposte rapide e serie, che diano stabilità e che non facciano correre ulteriori pericoli ad una squadra che sul campo sta facendo bene, che naviga nonostante un mare tempestoso". Sul Livorno sta facendo attente valutazioni anche la Covisoc, l’organo di vigilanza della Federcalcio che vigila sull’onorabilità dei soci e sulla loro solidità. Insomma, il tempo delle scuse è finito, come anche i crediti verso questa nuova dirigenza che finora ha dimostrato l’esatto contrario di quanto sbandierato. E chissà cosa verrà fuori dalla prossima assemblea dei soci: ci sarà un nuovo ribaltone?

Igor Vanni

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