Scherma, Mondiali Master: ex campioni e persone comuni in cerca di gloria oltre l’età

Centinaia di atleti over 40 in gara fino a domenica sulle pedane livornesi allestite al Palamodì

Sono 57 i paesi rappresentati ai campionati iridati, la prima edizione venne organizzata nel 1991

Sono 57 i paesi rappresentati ai campionati iridati, la prima edizione venne organizzata nel 1991

Livorno, 12 ottobre 2018 - Mondiali di scherma ‘Master’ al Palamodigliani. Per la prima volta in Italia dal 1991 e proprio a Livorno. Tutto grazie all’impegno di Giulio Paroli, instancabile atleta e organizzatore. Sportivi arrivati da tutto il mondo, si contendono le varie medaglie, suddivisi in quattro diverse categorie, che vanno dai 39 anni in poi. L’ambiente all’interno della struttura è affascinante ed estremamente organizzato. Moltissime le pedane allestiste sul terreno di gioco, e altrettante ‘dietro le quinte’. Si ha l’impressione di essere dentro un piccolo villaggio olimpico. Colori, lingue, bandiere, lineamenti, il mondo insomma. Ed è cosa piacevole, ma allo stesso momento singolare, vedere eleganti signori col capello bianco, indossare divise che siamo soliti associare a profili più giovani.

TRA QUESTI atleti ci sono ex campioni (e campionesse), ma anche persone comuni che hanno scoperto di avere talento un po’ tardi e qui hanno la possibilità di mostrare il loro valore. Come ad esempio Francesco Negro, romano, categoria over 70 abbondante. E’ arrivato a Livorno insieme al suoi allenatori, l’ex campione venezuelano Denis Mendez, e Marco Deriu che ci svela qualche passo del suo insolito percorso. «Un medico, che ha cominciato a tirare a 59 anni con molta dedizione, presso una famosa accademia romana. Ha scelto la sciabola. Persona tranquilla e facoltosa, che può permettersi il lusso di lavorare coi maestri migliori e di partecipare alle gare in giro per il mondo». Scopriamo infatti che la federazione, escluso qualche pezzo di equipaggiamento, non passa nulla agli atleti che devono cavarsela da soli. Negro è considerato uno dei profili migliori e vanta un palmares degno di tal nome. «Ha vinto due ori a squadra, e un bronzo a livello individuale. Rientra nei primi tre nomi a livello nazionale». Un mondo a parte quindi, ma che sta prendendo sempre più spazio «anche se come ripeto è solo passione». Nel frattempo si allestisce la pedana per le eliminatorie. Gli atleti si riscaldano, ma Francesco preferisce stare fermo per «non svelare le carte migliori prima del tempo». A questo primo impatto, seguiranno le fasi eliminatorie incrociate e le finali previste per il tardo pomeriggio. Francesco appare agitato e nella seconda fase commetterà alcune banali ingenuità che gli toglieranno la gioia della finale. Ma va bene così. Già pensa alla prossima stagione quando verrà aggiunta una nuova categoria, l’over 75. E allora sì che ne vedremo delle belle.