Spinelli: "Una vittoria che fa bene, ma le questioni restano tutte aperte"

Il presidente festeggia i 21 anni con il Livorno e lancia qualche frecciatina a proposito della cessione societaria

Aldo Spinelli

Aldo Spinelli

Livorno, 2 marzo 2020 - Ventuno anni alla guida del Livorno non sono affatto pochi. In pratica un quinto della gloriosa storia amaranto si è avuta sotto la presidenza di Aldo Spinelli, che proprio ieri ha idealmente spento le 21 candeline sulla torta. "Abbiamo festeggiato con una vittoria – ci ha detto Spinelli – e sono contento soprattutto per i tifosi. Però dobbiamo finirla di essere pessimisti: abbiamo poche possibilità, forse solo una su cento, e dobbiamo provare a giocarcela tutti insieme". Presidente, torniamo alla vittoria sul Chievo: abbiamo sfatato un tabù.

«Era la nostra bestia nera, ma soprattutto abbiamo finalmente visto i nuovi acquisti… Con questa prova abbiamo capito che a gennaio abbiamo dato le risposte che dovevamo dare per migliorare la rosa. Certo, una rondine non fa primavera, ma ora dobbiamo lottare alla morte in tutte le prossime partite, perché marzo può essere un mese veramente decisivo". Molte bene Ferrari ed Awua. "Avevo detto che la difesa a tre era l’ideale per la nostra squadra e con il 3-4-3 abbiamo probabilmente trovato la quadra. Ferrari è uno che vede la porta, Awua è una forza della natura e anche Simovic con i suoi centimetri ci può dare una chance in più. Era quello che ci mancava. Finalmente ho visto una squadra ben messa in campo, anche grazie alle squalifiche, questo va detto. Adesso spero che il nostro allenatore insista con questi nuovi ragazzi". Sabato scadevano i termini per l’acquisto della società: che succede adesso? "Guardi, non do scadenze. So per certo che lotteremo sempre finché ci saremo noi perché ne abbiamo l’orgoglio, poi quando sarà il momento farò una cosa grandissima per tutta la città, non per me. In questa momento mi sento di dire che siamo stati lasciati soli a combattere, insieme ai giocatori, allo staff tecnico e ai dipendenti, che sono molto legati alla nostra famiglia. Chi ci vuole dare una mano, sa cosa deve fare: è assurdo che giochiamo bene fuori casa, liberi di testa, e all’Armando Picchi continuino a criticarci e a mettere pressioni alla squadra. Tutti insieme, dal primo all’ultimo, dobbiamo cercare di sfruttare questa unica probabilità che ci rimane per salvarci". Ma da Majd Yousif non ha più avuto notizie? «Zero assoluto. Anche il nostro avvocato ha provato a chiamare il loro, ma non si pronunciano. In questo momento non c’è alcun contatto con nessuno. Provate a chiedere al sindaco se sa qualcosa di più: ho visto che ora gli ha dato l’appalto per le macchinine elettriche, forse sa cose di cui noi non siamo a conoscenza. Ribadisco – ha concluso il presidente Aldo Spinelli – che la volontà nostra è quella di cedere la società e aspettiamo che Yousif si presenti con le garanzie". In attesa di novità su questo fronte, dunque, l’attenzione resta al campo, anche perché domani sera arriva il lanciatissimo Frosinone dell’ex amaranto Federico Dionisi. Una sfida difficile, ma spesso il Livorno ha dato il meglio di sé proprio contro le squadre di alta classifica. Breda recupera gli squalificati Agazzi e Rocca, con il primo che potrebbe subentrare a Luci per dargli un turno di ripo so in vista del derby. Igor Vanni