"Giovedì ci sarà l’assemblea dei soci con la nomina delle nuove cariche: il 69% è venduto, Navarra prenderà il 21%, mentre io resterò con il 10%". Ecco la novità dell’ultim’ora: Aldo Spinelli non lascia il Livorno, almeno non del tutto. "Sì, ma sarò fuori da tutto. Darò una mano senza partecipare a nessun consiglio. Anzi, nessuno dei miei avrà ruoli nella nuova società". Saranno dunque sei i soci del Livorno, con Spinelli in quota minoritaria, Navarra a gestire la fetta più grande, ma con i 4 imprenditori finanziati da Cerea Banca che insieme detengono il 69% della società. Una situazione ancora poco chiara, con il rischio che ci siano troppe teste pensanti a guidare il Livorno. "Ma no... Considerate che io ho fatto tutto da solo – aggiunge Aldo Spinelli –: se fossimo stati in 5, saremmo rimasti sempre in Serie A. Qui vedo entusiasmo, voglia di fare calcio e di riportare in alto la società. Sono tutte persone credibili e con idee interessanti. Ho avuto dei colloqui con qualcuno di loro, mi sembrano tutti vogliosi, c’è tanto entusiasmo e voglia di emergere come avevo io all’inizio. L’unione fa la forza, come dice il proverbio: credo che andrà tutto bene".
Sul fronte mercato la giornata di ieri non ha portato sostanziali novità. Gemignani e Bussaglia si stanno allenando agli ordini di Dal Canto, mentre Furlan e Mazzarani sarebbero molto vicini a vestire la maglia amaranto. Gonnelli e Gasbarro, invece, sono nel mirino del Padova, che punta a ricostituire la coppia di difensori labronica che ha già giocato insieme non solo nel Livorno ma anche nel Pontedera. Ieri, infine, c’è stato il sorteggio della Coppa Italia: il Livorno ospiterà la Pro Patria mercoledì 23 settembre, quattro giorni prima dell’inizio del campionato. La vincente affronterà il Vicenza: qualora avanzasse, potrebbero esserci Udinese, Fiorentina e Inter come avversari.
Igor Vanni