Attracca a Livorno la nave con i migranti: a bordo 35 profughi

La “Life Support” di Emergency arriva qui per la seconda volta. L’ong: “L'assegnazione di porti lontani non rispetta il diritto internazionale”

Lo sbarco di dicembre 2022 a Livorno (Foto Novi)

Lo sbarco di dicembre 2022 a Livorno (Foto Novi)

Livorno, 3 maggio 2023 – Tutto pronto a Livorno per l’accoglienza della nave di Emergency con 35 migranti a bordo. L’attracco è previsto per questa mattina alle ore 7.

L'Asl Toscana Nord ovest ha attivato al porto un Posto medico avanzato (Pma), con medici e infermieri. Nel punto è anche predisposto un ambulatorio dermatologico e sono disponibili farmaci, presidi sanitari e attrezzature necessarie per dare la migliore assistenza.

"L'assistenza sanitaria ai migranti - evidenzia il responsabile del 118, Dario Bitonti - avrà inizio anche in questo caso con l'arrivo in porto della nave. Insieme al personale sanitario della Sanità Marittima salirà a bordo un infermiere del 118 con funzione di direzione delle squadre di recupero che effettuerà il triage ai migranti, valutando eventuali priorità di sbarco”.

Sulla banchina un'ambulanza per le emergenze e due gazebo coordinati dalla Croce Rossa e dal personale messo a disposizione dalla Questura.

"Si opera ovviamente - sottolinea Cinzia Porrà, responsabile di zona - in sinergia e in collegamento con le associazioni di volontariato, Croce Rossa, Anpas e Misericordia che a loro volta mettono a disposizione sia personale soccorritore che personale logistico e di protezione civile. Così come accaduto nell'altro sbarco dello scorso dicembre stiamo operando in stretta collaborazione con il prefetto e il suo staff, che coordina le operazioni, la questura che coordina le forze dell'ordine, la capitaneria di porto, l'autorità portuale, il Comune di Livorno e Porto 2000”.

La polemica 

"Le autorità italiane ci hanno assegnato il porto di Livorno per lo sbarco, a quattro giorni e quasi 670 miglia nautiche di distanza dal luogo in cui è avvenuto il salvataggio. L'assegnazione di porti lontani non rispetta il diritto internazionale e posticipa senza motivo l'assistenza di cui hanno bisogno le persone soccorse”. Lo commenta in una nota Albert Mayordomo, coordinatore della nave Life Support di Emergency in arrivo a Livorno, all'accosto 56 con 35 migranti salvati in mare il 29 aprile scorso in acque internazionali.

Tra i superstiti, riferisce la ong, c'è un minore non accompagnato e provengono da Palestina, Siria e Bangladesh. L'imbarcazione di circa 9 metri su cui viaggiavano era partita da Tobruk, in Libia, ed era in mare da quasi quattro giorni.

Spiega il medico della Life Support Alessandro Trainito: "Le persone a bordo stanno discretamente bene. C'è molta stanchezza, tanti ragazzi lamentano di dolori fisici dovuti alla lunga permanenza sul natante e appena soccorse accusavano segni di stress emotivo. In questi giorni abbiamo trattato sintomi legati alla disidratazione e varie scottature cutanee. Tutte le persone sono seguite dal personale medico di bordo”.

Chi c’è a bordo

La nave della ong Emergency 'Life Support' trasporta 35 migranti. Sono tutti uomini. C’è un solo minorenne e non risulta alcun nucleo familiare né problemi sanitari se non, forse, due casi di scabbia che verranno accertati allo sbarco.

Arrivano in gran parte dal Bangladesh, due sono della Palestina ed uno è siriano. I migranti rimarranno tutti in Toscana e saranno ridistribuiti nelle diverse province.

Nove sono stati assegnati al territorio di Firenze, quattro a Lucca e Pisa, tre ad Arezzo, Pistoia e Livorno mentre due, rispettivamente, a Grosseto, Prato e Siena.

La nave è destinata alla banchina 56 e tutte le operazioni di identificazione e i controlli sanitari saranno effettuati alla stazione marittima. Primi a salire a bordo il personale sanitario dell'Usmaf insieme alla Croce Rossa per i tamponi Covid. Le operazioni di sbarco, coordinate dalla prefettura di Livorno, oltre all'ufficio immigrazione della polizia, sono a cura della Protezione civile regionale e comunale.