E’ morto il pastore tedesco investito a Portoferraio. “Nessun veterinario lo ha soccorso”

Ennesimo caso su un’isola priva di servizio veterinario notturno

Il pastore tedesco investito a Porto Ferraio

Il pastore tedesco investito a Porto Ferraio

Portoferraio, 19 novembre 2023 – “Sono a Portoferraio hanno investito questo cane nessun veterinario mi risponde, il cane sta ansimando e perde sangue. Qualcuno mi aiuti sono disperata”. È la straziante richiesta di aiuto sui social della 23enne elbana Greta Spinetti nella notte tra il 18 e il 19 novembre. La ragazza stava rientrando verso Portoferraio quando ha trovato il pastore tedesco ansimante sulla provinciale nei pressi della località Le Foci. Era circa mezzanotte, il cane era stato appena investito da un giovane che se l’è trovato di fronte all’improvviso dietro una curva e che è rimasto sul posto per dare una mano. Molte le persone che si sono fermate a prestare soccorsi. Nessun veterinario ha risposto alle richieste di assistenza.

Il video

Greta ha trascorso quasi due ore accanto al cane gravemente ferito e nonostante le innumerevoli ripetute chiamate ha trovato solo segreterie telefoniche. “Il cane piangeva e sanguinava dalla bocca, ho chiamato tutti i veterinari dell’Elba, e ho avuto subito tutti i numeri di telefono, ma nessuno mi ha risposto. Il 112 ci ha dirottato sui Vigili del Fuoco che ci hanno messo in un’interminabile attesa” - ci ha detto Greta - “L’unica a rispondere è stata una professionista privata di Campo nell’Elba che era impegnata in un’altra emergenza a San Piero e ci ha fornito informazioni preziose. Dobbiamo fare qualcosa per l’Elba”.

Appena allertata la proprietaria del cane Eloise Alessi è accorsa sul posto e ha somministrato al cane sofferente alcuni antidolorifici poi lo ha portato a casa in attesa di poter raggiungere la clinica veterinaria più vicina con la prima nave. Purtroppo però il cane è deceduto intorno alle 4.

“Era il migliore amico di mia figlia Ylenia che ha 7 anni, lo avevamo chiamato Rudolph come la renna di Babbo Natale, giocavano sempre insieme - ci ha detto la proprietaria Eloise Alessi – Purtroppo il cane aveva la brutta abitudine di scappare di notte, deve aver scavato un buco in giardino all’altezza della recinzione, lo aveva già fatto altre volte, ma di solito non andava sulla strada. Ci tengo a dire che la colpa non è del ragazzo che lo ha investito perché se l’è trovato davanti all’improvviso, e voglio ringraziare Greta che è stata vicino al cane e che è riuscita a rintracciarmi in piena notte al telefono. Mi fa invece veramente arrabbiare che non ci siano veterinari disponibili. Già quest’estate molti cani di turisti sono deceduti per malori senza ricevere assistenza. È una situazione inaccettabile”

Quello di Rudolph è solo l’ennesimo episodio che si ripete all’isola d’Elba, ancora priva di un servizio veterinario notturno e festivo. Nell’aprile scorso era toccato ad Oscar, il cane di Sara Marchiani morto sul traghetto verso l’assistenza. Lo scorso 7 novembre a Porto Azzurro era andata meglio a Thor, il jack- Russel salvato in extremis dal veterinario Roberto Perez di Campo nell’Elba, ora è toccato a Rodolph, un pastore tedesco.

“È inconcepibile che un cane muoia per mancata assistenza", aveva commentato la Garante per gli Animali del Comune di Livorno Elisa Amato dopo il caso di Thor e proprio il prossimo 21 novembre è previsto un incontro tra i 3 veterinari elbani che si sono resi disponibili (Michele Barsotti, Marco Mugnai, Andrea Osano) con l’amministrazione comunale di Capoliveri per trovare un punto di incontro che possa permettere di siglare una volta per tutte una convenzione attesa da mesi. L’accordo prevederebbe l’attivazione di un numero verde H 24 gestito dalla Clinica Veterinaria Melosi di Cecina e la reperibilità per 4 giorni su 7 grazie ai 3 veterinari disponibili, gli altri 3 giorni solo assistenza da remoto.