Morte di Denny Magina, l’indagato per omicidio aggredito con caschi e bastoni

Hamed Hamza, detto “Il pugile”, picchiato selvaggiamente da un gruppo di dieci persone. E’ accusato di aver provocato la morte del giovane livornese

Denny Magina

Denny Magina

Livorno, 2 aprile 2024 – Botte da orbi con caschi e bastoni mentre stava tornando a casa. E l’impressione è che si tratti di una sorta di vendetta trasversale per la morte di Denny Magina, il ventinovenne livornese che morì precipitando dalla finestra di un alloggio popolare nella notte fra il 21 e il 22 agosto del 2022. Vittima dell’aggressione è il trentaquattrenne tunisino Hamed Hamza , l’uomo accusato di aver colpito Magina con un pugno facendolo cadere nel vuoto.

La violenza, perpetrata da un gruppo composto da una decina di persone, si è consumata nella mattinata di ieri all’incrocio fra via Marradi e via Nardini, non lontano dalla caserma dell’Arma dove – su disposizione del tribunale – l’uomo che risulta indagato per omicidio preterintenzionale deve presentarsi ogni mattina rispettando il provvedimento imposto lo scorso 29 marzo dal giudice.

Hamza, soprannominato “Il pugile”, è accusato in concorso con altre due persone (il trentunenne tunisino Amine Ben Nossra, a Udine con l’obbligo di dimora, e il trentenne livornese Niko Casoli, in cella a Prato per un’altra vicenda) della morte di Magina, che prima di precipitare dall’appartamento aveva consumato sostanze stupefacenti. Il tunisino lo avrebbe colpito con un pugno, secondo la procura, facendolo cadere dalla finestra che in quel momento era aperta. Il giovane morì poi in ospedale.

Hamza si trovava in carcere per motivi legati allo spaccio quando è stato raggiunto dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Nei giorni scorsi il giudice ha disposto gli obblighi di dimora a Livorno e di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.