I “No Cubone” passano all’attacco: "L’area verde deve essere salvata"

Livorno, i cittadini dicono di non essere contrari all’impianto, ma alla sua collocazione. Ecco le iniziative

Una delle manifestazioni dei "No Cubone"

Una delle manifestazioni dei "No Cubone"

Livorno, 25 aprile 2023 – I cittadini del comitato “No Cubone” tornano alla carica.

Sabato 29 aprile nella sala conferenze sugli Scali Finocchietti 4 alle 12.30 presenteranno la mozione da far firmare ai consiglieri comunali che vorranno aderire, per la salvaguardia dell’area verde di via San Marino a Scopaia, dove dovrebbe sorgere un impianto sportivo polivalente (ribattezzato ’cubone’) secondo le intenzioni del Comune e finanziato con i fondi Pnrr.

La mozione

"Nella mozione non esprimeremo contrarietà all’impianto sportivo, ma alla sua collocazione", spiega Roberta Diciotti, portavoce del comitato No cubone. Il 29 aprile l’invito è esteso ai consiglieri comunali di maggioranza e opposizione.

"L’area verde di via San Marino, accanto al campo di calcio a Scopaia deve essere salvata – insiste Roberta Diciotti – perché è un polmone verde che deve essere tutelato, curato e valorizzato. No dunque al ’cubone’ dove saranno praticate attività sportive e saranno disputati gare dei campionati regionali di calcio a 5, pallavolo, basket e pare anche pattinaggio. Una cosa è certa: l’impianto avrà un impatto elevato sul quartiere in termini di viabilità e inquinamento. Via San Marino ha anche una carreggiata stretta tanto che stentano a passarci due autobus quando si incrociano. Immaginiamo cosa potrebbe accadere con il nuovo impianto sportivo aperto in occasione delle competizioni. C’è già caos solo con il campo di calcio".

La contro-proposta

Gli abitanti di Scopaia hanno così deciso di mobilitarsi dal 18 marzo contro il progetto del ’cubone’. Ci sono stati poi due incontri con l’amministrazione comunale: all’ultimo i cittadini tramite il loro tecnico l’ingegnere Edoardo Marchetti, hanno proposto di collocare il ’cubone’’ nelle aree ex Labrogarden in via del Crocino "perché hanno la stessa destinazione d’uso (a servizi) e sono già cementificate (22mila mq.) – ricorda Roberta Diciotti – e appartengono interamente al Comune. Hanno una viabilità che non interferisce con quella di Scopaia perché è ai margini del quartiere. A questa proposta però l’amministrazione comunale ha risposto che la scelta di via San Marino è frutto di una decisione politica non modificabile".

L’assessora Viviani

L’assessora all’urbanistica Silvia Viviani prima sommariamente in consiglio comunale (al question time di Costanza Vaccaro), poi in occasione dei percorsi partecipativi relativi al piano operativo comune ha risposto che le aree ex Labrogarden "saranno riqualificate perché destinate a verde pubblico". A nome dei residenti di Scopaia sempre Roberta Diciotti si domanda: "Che senso ha gettare una colata di cemento in via San Marino oggi coperta dal verde e trasformare in verde pubblico l’area cementificata in via del Crocino?".

Monica Dolciotti