“Il palazzo di piazza Saragat non è in sicurezza: i clandestini sono tornati e il portone è ancora rotto”

Sempre emergenza per il condominio del quartiere Corea (tra i civici 13 e 16), dove l’11 aprile venne effettuato un blitz delle forze dell’ordine. Le famiglie hanno paura

Il sindaco Salvetti durante il sopralluogo dell'11 aprile (Foto Novi)

Il sindaco Salvetti durante il sopralluogo dell'11 aprile (Foto Novi)

Livorno, 26 aprile 2023 – La situazione nel condominio di piazza Saragat a Corea (tra i civici tra i civici 13 e 16) "non è cambiata granché", riferiscono le famiglie che ci abitano e che dall’11 aprile sono finite alla ribalta delle cronache per la situazione di degrado in cui sono costrette a vivere. Un degrado imputabile alla presenza di abusivi clandestini e spacciatori che da oltre un anno hanno trovato riparo nella rimessa auto, dove si introducono passando dal portone rotto del civico 14. Nella rimessa hanno portato materassi, suppellettili, rifiuti, bici rubate (successivamente tutto è stato rimosso per intervento di Casalp).

Per l’esasperazione, gli inquilini “regolari” si sono rivolti alle forze dell’ordine l’11 aprile scorso. All’arrivo dei carabinieri ci fu un fuggi fuggi di clandestini. Ne venne fermato uno, tunisino, senza permesso, per il quale fu disposto il trasferimento al centro per il rimpatrio di Bari. Ma da lì è tornato "ed è ancora in piazza Saragat – segnalano le famiglie del condominio – anche dopo che è stato sorpreso a dormire in una cantina della rimessa il 19 aprile, durante il sopralluogo di carabinieri, polizia municipale, sindaco Luca Salvetti e presidente di Casalp Marcello Canovaro".

Il sindaco a breve dovrebbe ricevere una delegazione delle famiglie di piazza Saragat con l’assessore al sociale e alla casa Andrea Raspanti. Mentre Canovaro lo fatto il 20 aprile, promettendo la rapida riparazione del portone al civico 14. La vetrata del portone era stata rotta mesi fa dai clandestini per penetrare indisturbati nello stabile.

"La vetrata non è stata ancora sostituita e chiunque può entrare. – denunciano le famiglie – Abbiamo paura. Nel condominio circolano di nuovo altri intrusi, oltre il tunisino già noto".

Monica Dolciotti