Il sindaco e i dipendenti Asa licenziati: "Sia fatta chiarezza"

La partecipata del Comune li accusa di avere svolto altri lavori durante l’orario di servizio. Salvetti: "Tutela del lavoro al primo posto, ma non verso chi commette illeciti"

Il sindaco Luca Salvetti (Foto Novi)

Il sindaco Luca Salvetti (Foto Novi)

Livorno, 3 marzo 2023 – “A nome dell’amministrazione mi sento dire che la priorità assoluta è sempre e comunque la tutela al lavoro, fino a che chi lavora non commette illiceità all’interno di un’azienda".

Queste le parole del sindaco Luca Salvetti raggiunto da noi in merito alla notizia – anticipata ieri in esclusiva da Il Telegrafo online (clicca qui) – di due licenziamenti esperiti per mano della partecipata comunale Asa di due dipendenti del reparto fognature accusati dall’azienda di aver svolto altri lavori durante l’orario di servizio.

"C’è stata un’interlocuzione con Asa - ha proseguito il sindaco - e com’è naturale che sia in questi casi, è stato intrapreso un percorso strettamente aziendale". Sui licenziamenti in sè e sulle attività parallele contestate ai due dipendenti licenziati "Asa ha fatto internamente le sue valutazioni".

Salvetti ha aggiunto che "ci saranno sedi opportune per appurare lo stato delle cose. Ci auguriamo che venga fatta chiarezza. Spetta ora al giudice del lavoro esprimersi sul merito della vicenda".

Al momento, stando alle parole del sindaco, i due dipendenti Asa "non hanno mandato contro deduzioni".

Altri sette dipendenti (sempre del reparto fognature) nel frattempo sono finiti nel mirino della partecipata del Comune, su cui pendono provvedimenti disciplinari. Parte di questi sono già stati ascoltati, mentre altri saranno ascoltati proprio oggi. Attesa per la prossima settimana la decisione circa la loro posizione.

Sulla vicenda nei giorni scorsi è anche intervenuto il sindacato Usb tramite nota, con cui sottolienava la necessità di procedere caso per caso, lavoratore per lavoratore: "È assolutamente evidente il carattere intimidatorio nella strategia dell’azienda che sta generando un clima di terrore mai vissuto in Asa. Usb non è un sindacato che si fa intimidire. Le ragioni dei lavoratori e dei cittadini non si vendono e non si barattano. Per questo siamo convinti che il Comune deve intervenire immediatamente per evitare licenziamenti di massa. Nove famiglie che rischiano di finire sul lastrico. Si intervenga piuttosto per garantire un servizio di qualità alla nostra città evitando, per prima cosa, di continuare a sprecare centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici anche in futuro".