Piombino (Livorno), 21 settembre 2024 – Stabilimento Jsw fermo ad ottobre. In questo clima di incertezza, in attesa delle firme di accordi importanti per il futuro del polo siderurgico, l’unico impianto in funzione in Jsw, il treno rotaie, ad ottobre sia per manutenzione programmata ma soprattutto perchè i magazzini sono pieni di rotaie, si ferma. E con ottobre si fermano anche le commesse di Rfi, commessa fondamentale per Jsw ma legata all’Accordo di programma fra l’azienda e il governo che doveva essere firmato (già in proroga) il 30 settembre e che invece dovrà essere necessariamente prorogato una seconda volta, in assenza della firma dell’accordo per la redistribuzione delle aree demaniali fra Jsw e Metinvest Danieli.
Una firma importante per sbloccare tutta una serie di questioni fondamentali per la sopravvivenza e per il futuro del polo siderurgico di Piombino. La suddivisione delle aree permetterebbe l’avvio del progetto per la nuova acciaieria green di Metinvest Danieli da oltre 2 miliardi di euro di investimento. Non solo la firma dell’accordo per la suddivisione delle aree è necessaria per la sottoscrizione degli Accordi di programma fra le due realtà imprenditoriali, Jsw e Metinvest Danieli, e il governo. Accordi di programma, veri e propri contratti sui quali dovranno essere specificati tempi di realizzazione dei progetti dei rispettivi piani industriali e soprattutto dovranno essere specificati gli organici, l’occupazione. E ancora Accordi di programma altrettanto fondamentali per vedere rinnovata la cassa integrazione per i lavoratori.
Ma i tempi si stanno dilatando in maniera preoccupante. Dalla firma delle aree prima di sottoscrivere l’Accordo di programma passeranno non meno di trenta giorni. A quel punto dalla firma degli Accordi alla loro operatività non meno di tre-quattro mesi. A questi ritmi, se qualcosa non cambia, se il ministero non interviene, ci potremmo ritroveremo i primi mesi del 2025 senza ancora nulla di concreto. Ricordiamo che polo siderurgico per Piombino vuol dire anche Magona con i suoi oltre 500 dipendenti. La fabbrica è stata messa in vendiuta da Liberty, ma tutto è secretato dall’Advisor americano che segue la trattativa. E intanto lo stabilimento fatica a reperire i coils e a soddisfare i clienti. Con il progetto Metinvest Danieli che produrrà i coils si potrebbe avere una sinergia naturale, ma in questo caso occorre una regia industriale che i sindacati chiedono urgentemente al Governo.
m. p.