L’arte di Cavallini nel mondo

Solide radici piombinesi per questo talento morto nel 2012

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È il comune di Saronno (Varese) ad ospitare fino al prossimo 20 ottobre la mostra personale di Furio Cavallini, pittore piombinese cittadino del mondo con solide radici a Cecina e comprensorio, nel decennale della sua morte . "Nella sua lunga carriera artistica Furio ha vissuto per un anno, nel 1987, all’ex manicomio Parco S.Giovanni di Trieste- è il commento di Elisa Favilli giornalista e del figlio Giovanni che hanno curato l’evento- dove fotografato dalla moglie Deanna ha realizzato opere ad olio e disegni per immortalare la condizione dei malati mentali, gli ultimi ospiti del manicomio dove fino alla sua definitiva chiusura ha lavorato lo psichiatra Franco Basaglia". Evidenti i collegamenti con la chiusura del vecchio manicomio di Volterra dove i malati erano inseriti nel tessuto sociale cittadino. La mostra sarà replicata a Grosseto e provincia nei prossimi mesi perché Cavallini è stato in vita uno dei più solidi amici di Luciano Bianciardi maremmano mai integrato nella ’Milano da bere’ degli anni ‘60 e Carlo Cassola, origini volterrani e autore di successo del comprensorio Cecina- Maremma grossetana. Intanto a Saronno sarà presente Giulia, la figlia di Furio a fare gli onori di casa. Nato nel ‘29, nel 1960 il matrimonio con Deanna, musa di numerosi suoi quadri di grande spessore, Furio ex operaio siderurgico ed ex insegnante d’arte, ha abitato a Riparbella e a Cecina dal 2004 fino al 2012 anno della sua morte. Per info cell. 3886282076.

R.R.