Lavoro, 57 esuberi tra i 98 dipendenti della Cooperativa Clc di Livorno

Cgil, CIsl e Uil hanno informato il personale riunito in assemblea, dopo l'incontro avuto con il consiglio d'amministrazione. Non sono stati pagati gli stipendi di marzo e aprile

Costruzioni (Foto Germogli)

Costruzioni (Foto Germogli)

Livorno, 11 maggio 2018 -  Sono 57 gli esuberi su 98 unità lavorative, tra cui 30 amministrativi, 1 quadro e 26 operai, alla Cooperativa Clc di Livorno, la più importante realtà toscana di progettazione e costruzione edile. Lo ha comunicato ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil il consiglio di amministrazione mercoledì 9 maggio. Ieri i sindacati hanno informato i 98 tra soci lavoratori e dipendenti, in un'assemblea drammatica e ad alta tensione.

La situazione economico-finanziaria della Clc è critica, tanto è vero che il 12 aprile ha depositato in Tribunale a Livorno l'istanza per l'ammissione al concordato in bianco, ma in continuità. Il Tribunale ha accettato, ma sotto condizione perché adesso Clc dovrà predisporre il piano di concordato. Tuttavia questa decisione del cda di Clc, a partire dal 13 aprile, ha da una parte messo al riparo la Cooperativa dalle pretese dei creditori. Dall'altra ha però congelato gli stipendi arretrati dei lavoratori relativi ai mesi di marzo e aprile. "C'è molta rabbia tra i lavoratori  -  commenta Nicola Triolo della Cgil, a nome anche di Cisl e Uil -  alcuni dei quali sono soci di Clc e per questo hanno, a suo tempo, versato in media 19.000 euro a testa per le rispettive quote, che adesso rischiano di perdere".

Triolo sostiene tuttavia che "ora obiettivo primario dei sindacati, è quello di salvare Clc, che intanto ha chiuso quasi tutti i cantieri che aveva aperto in giro per l'Italia. I pochi che restano ancora operativi, andranno avanti ma con quaranta dipendenti. Tra questi cantieri quello per i lavori di messa in sicurezza e ripristino di piazza della Carrozze a Livorno, dove ha colpito durante l'alluvione del 10 settembre 2017".

Il passo successivo: avviare la procedura per chiedere la cassa integrazione, in attesa degli sviluppi della situazione. "Ma sia chiara una cosa -  sottolinea Triolo - non si doveva arrivare a questo punto. Le istituzioni locali di Livorno e la Lega delle Cooperative, pur consapevoli della gravità della situazione, hanno lasciato Clc da sola". Monica Dolciotti