Luciano Bianciardi Se ne parla domani all’Ordigno

"Luciano Bianciardi uno di noi! Negli anni ‘50 e ‘60 fra provincia e metropoli". Sabato 10 alle 17,30 al teatro "L’Ordigno" di Vada - il vecchio e amato cinematografico Sarti del paese attivo fino agli anni’70- la collega e storica dell’arte Elisa Favilli commenterà la proiezione delle foto con Furio Cavallini nell’ambito delle manifestazioni per il centenario della nascita dello scrittore e giornalista grossetano. Salito a Milano a metà anni’50 per contribuire al progetto delle librerie Feltrinelli Bianciardi conobbe gli ambienti dell’arte povera dell’epoca, fra questi molto da vicino Furio Cavallini, pittore piombinese di orgogliosa famiglia proletaria che fino alla morte ha abitato e esposto le sue opere a Cecina con la moglie Deanna, sua musa di molti quadri e recentemente mancata. "Io ero povero mi facevo bastare un cappuccino- dice Furio sul libro "vita agra di un anarchico" di Pino Corrias – Luciano non si integrò mai con i ritmi della metropoli". Molte ed inedite le foto proiettate e commentate per l’occasione. Ingresso libero per info 0586788373.

R.R.