Livorno, 25 ottobre 2024 – Non si ferma l’emergenza maltempo che ormai da una settimana sta colpendo molti territori della provincia di Livorno, in particolare le zona della val di Cecina e della val di Cornia. Oggi nuova allerta arancione, si temono ancora forti temporali e in molti Comuni secondo giorno consecutivo di chiusura delle scuole. I terreni sono zuppi d’acqua e quindi anche precipazioni non eccezionali potrebbero creare pericoli e danni. Nella zona di Venturina sono state evacuate a livello precauzionale le zone 1 e 2 del Piano di Protezione civile comunale, località affitti e via Aurelia Sud, per rischio esondazione fiume Cornia e reticolo idrologico idraulico minore.
Durante lo stato di allerta i Comuni in caso di rischio inondazione o allagamenti raccomandabno di non sostare in locali interrati o seminterrati; salire ai piani più alti degli edifici; In caso di solo piano terreno chiedere ospitalità a parenti, amici, vicini o, in caso di necessità, al COC Comunale. Molte strade sono ancora chiuse in val di Cornia i percorribili con limitazioni, lo stesso vale per Cecina, mentre nella zona della media Val di Cecina e Val di Sterza ieri ci sono state nuove esondazioni dei torrenti e allagamenti.
Oggi per l’allerta arancione a Livorno è prevista la sospensione delle attività didattiche ed educative di tutte le scuole di ogni ordine e grado e dei servizi educativo-scolastici pubblici e privati; la chiusura dei centri ludotecari comunali, dei centri diurni, dei parchi cittadini, dei cimiteri cittadini; la chiusura al pubblico del canile comunale. Ordinanze di chiusura inoltre dei sindaci nei comuni di Rosignano, Piombino, Campiglia, Suvereto, Cecina, Castagneto, Bibbona e San Vincenzo. Scuole chiuse anche in alcuni comuni della provincia di Pisa, Riparbella, Guardistallo, Montescudaio, Monteverdi. Scuole chiuse anche in vari comuni dell’Isola d’Elba per l’allerta meteo arancione: ordinanze dei sindaci di Portoferraio, Porto Azzurro, Marciana Marina e Campo nell’Elba per gli istituti di ogni ordine e grado. Le ordinanze riguardano anche parchi pubblici, impianti sportivi e cimiteri.
Secondo Coldiretti le eccezionali precipitazioni hanno messo a nudo la fragilità di un territorio considerando che il 100% dei comuni della regione si trova in aree a pericolosità frana ed idraulica ed il 90% della popolazione vive in zone alluvionabili. A pagare il prezzo più caro, questa volta, è stato il basso livornese, in particolare la Val di Cornia, considerato l’orto della Toscana dove oltre 2 mila ettari di campi, per lo più coltivati ad ortaggi, sono finiti sott’acqua. La disperazione negli occhi di Otello Poeta, storico produttore di Venturina, si mischia alla sua determinazione nel voler rialzarsi quanto prima. Uno strato di acqua e fango che arriva quasi fino sotto le ginocchia sta soffocando lentamente 3 ettari di zucchine che avrebbero dovuto essere protette sotto le sue serre. Ma non è stato così. “Questa serra è stata costruita nell’82 ha visto e passato tante intemperie. Le gronde non sono riuscite a smaltire l’acqua: il peso ne ha fatto crollare una parte. – racconta Otello – Nelle serre c’erano 50 centimetri di acqua: sta marcendo tutto. Mai vista una situazione del genere da queste parti. Le perdite sono di centinaia di migliaia di euro”.
E non solo ortaggi, anche l’olivicoltura ha subito danni con decine di piante strappate dalla violenza dell’acqua tracimata dai fiumi e notevoli ritardi per la raccolta.
Luca Filippi