In tempi brevi sarà dato il via libera ai cantieri che serviranno per la realizzazione della bioraffineria di Livorno.
Lo comunica l’Eni in via ufficiale, sottolineando che è stata ottenuta l`autorizzazione da parte del Ministero dell`Ambiente e della Sicurezza energetica di concerto con il Ministero della Cultura, acquisiti i pareri dell`Istituto Superiore di Sanità e della Regione Toscana, per il quale era stata presentata l`istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) nel novembre 2022.
I lavori per la costruzione della bioraffineria di Livorno, che sarà la terza in Italia, confermata da Eni nel gennaio scorso, cominceranno non appena il ministero dell`Ambiente e della Sicurezza energetica rilascerà, di concerto con gli enti locali, l`Autorizzazione Unica e il relativo permesso a costruire.
"La conversione del sito industriale di Livorno, sul modello di quanto già realizzato nel 2014 a Porto Marghera e nel 2019 a Gela, conferma la strategia di decarbonizzazione di Eni volta a traguardare la neutralità carbonica entro il 2050 e ad aumentare la capacità di bioraffinazione di Enilive dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate/anno agli oltre 5 entro il 2030", spiega Eni in una nota diffusa alla stampa.
"Le aree dove sono previsti i tre nuovi impianti per la bioraffinazione, cantierizzate dal gennaio scorso per le attività preparatorie - si legge ancora nel comunicarto ufficiale -, sono già pronte per l’apertura dei cantieri".
"Verranno costruiti i tre nuovi impianti - conclude la nota dell’Eni - che produrranno HVO diesel, HVO nafta e bio-GPL da materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva Europea sulle energie rinnovabili)".
La raffineria avrà una capacità di 500mila tonnellate/anno, la sua realizzazione è prevista entro il 2026.