Piazza Grande, la rabbia dei negozianti: "Ostaggi di ubriachi e violenti, abbiamo paura". La Confcommercio: “Situazione esplosiva”

Non ci mettono la faccia per timore di ritorsioni nei loro locali. Nessun rispetto anche per il sagrato del Duomo

In Piazza Grande a Livorno

In Piazza Grande a Livorno

Livorno, 21 aprile 2023 – Da salotto buono della città, con negozi rinomati e i portici luogo ideale per il passeggio, a zona dove di giorno e di notte c’è da avere paura. Questa oggi è la triste realtà per piazza Grande e via Grande.

L’ultimo brutto episodio è stato denunciato sui social dall’imprenditrice Gabriella Cuccuini, che si è vista entrare nel negozio di accessori e pelletteria sei sconosciuti dalle brutte intenzioni, messi in fuga dall’arrivo delle forze dell’ordine, ma che sono riusciti lo stesso a sottrarre alcuni articoli esposti nel negozio.

In pieno giorno (e fino a sera), lato ex cinema Grande, sulle aiuole bivaccano soggetti additati da negozianti che restano nell’anonimato per paura di ritorsioni come "dediti al consumo di alcolici acquistati nel minimarket aperto sotto i portici di piazza Grande dove fanno la spola di continuo".

A due passi, ristoranti e bar con i tavoli all’esterno con gli avventori che assistono a queste scene, ogni giorno. Le stesse persone che stazionano sulle aiuole sono state viste spacciare, o acquistare sostanze stupefacenti.

C’è poi la galleria di Palazzo Grande, frequentata da pusher e tossicodipendenti. Proprio sulla scalinata dell’ex cinema il 26 marzo fu trovato il corpo senza vita di un uomo, Francisco Cosenza, di origine colombiana, 34 anni, con problemi psichiatrici e di tossicodipendenza.

Infine, nonostante i ripetuti interventi della polizia municipale, anche la Cattedrale di San Francesco non viene risparmiata. Sagrato e portici laterali sono popolati da giovani che vi stazionano e consumano cibo e bevande i cui resti vengono abbandonati senza scrupolo. Non mancano i comportamenti molesti ai danni dei fedeli che si recano alla messa.

La Confcommercio: “Intervenite”

"La combinazione dei diversi rischi che la nostra città affronta sta diventando esplosiva: occorre agire per trovare soluzioni a tutti i livelli. I reati contro la proprietà, che si consumano ormai anche in pieno giorno con borseggi e rapine negli orari di apertura dei negozi, rende imprenditori e cittadini più vulnerabili e, nel migliore dei casi, preoccupati per la propria incolumità. Purtroppo è difficile parlare di microcriminalità perché pare che chi delinque nelle nostre aree urbane, nonostante gli interventi tempestivi delle forze dell’ordine, non si spaventi di fronte a nulla”.

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Dure le parole di Federico Pieragnoli, direttore provinciale Confcommercio, che commenta così le inquietanti notizie di furti e rapine ai danni di privati e imprenditori, ricordando che "secondo l’Ufficio Studi Confcommercio due terzi circa degli imprenditori toscani hanno investito in misure di videosorveglianza e sistemi di allarme, antifurto e rapina. Un dato che legittima ancora di più la richiesta di sicurezza e protezione che proviene dalle imprese, perché il contrasto efficace di questi fenomeni significa spingere crescita, sviluppo e benessere delle città”.

"Non vogliamo creare allarmismo tra residenti e frequentatori del centro di Livorno. – interviene il presidente provinciale Federmoda Confcommercio, Gianni Cuccuini – Centinaia di persone, livornesi, visitatori italiani e turisti internazionali visitano quotidianamente la nostra città trovandola piacevole. Ma le attività economiche devono essere tutelate dai rischi e dai danni che affrontano continuamente. Sappiamo bene che le forze dell’ordine e le istituzioni sono al nostro fianco, e anzi rinnoviamo la massima disponibilità a collaborare per contrastare i fenomeni criminali, così come continueremo a chiedere di mantenere alto il livello di attenzione”.