LUCA FILIPPI
Cronaca

Piombino, il porto dei record. Il traffico merci sale oltre il 50%

Numeri in netta ascesa dopo l’arrivo del rigassificatore di Snam. Aumenta anche il settore passeggeri

Piombino, il porto dei record. Il traffico merci sale oltre il 50%

La plancia di comando della nave rigassificatrice con i monitor degli impianti

PIOMBINO (Livorno)

Il traffico merci del porto di Piombino cresce di oltre il 50% grazie al rigassificatore. La nave di Snam, recentemente immatritricolata in Italia con il nome di Italis Lng (che sostituisce il vecchio nome Golar Tundra), da sola immette nella rete nazionale circa il 12% del totale del gas importato, si parla di milioni di tonnellate. Ogni volta che arriva una gasiera dagli Stati Uniti (in prevalenza dal porto texano di Corpus Christi) o dall’Egitto (dove Eni ha i suoi pozzi e impianti), il rigassificatore trasforma i circa 170mila metri cubi di gas liquefatto in oltre 100 milioni di metri cubi di metano. Infatti nel passaggio da stato liquido a gassoso c’è un aumento di volume pari a circa 600 volte.

A fornire i dati sull’attività del porto di Piombino è l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale. Naturalmente, anche se il gas metano ora è la merce più importante per il porto, non è la sola a passare sulle banchine. Il porto di Piombino ha chiuso il primo semestre dell’anno con una movimentazione complessiva in aumento del 52,2%, a 3.113.000 tonnellate. A influire sulle ottime prestazioni del porto, è stato comunque l’andamento del traffico delle rinfuse liquide, settore che ha fatto registrare un incremento del 590%, grazie principalmente alle attività di rigassificazione della Golar Tundra (ora Italis Lng).

Il traffico RO/RO (cioè quello dei veicoli su traghetto), che incide per il 48% del totale, ha segnato un incremento del 13%, con 47.000 mezzi transitati. Variazioni percentuali positive rispetto allo scorso anno anche per i passeggeri dei traghetti (+2,6%), attestatisi a 1.239.000 unità. In positivo i numeri relativi al settore crociere che, con 3 scali e 5.455 crocieristi, sono aumentanti dell’1,2% rispetto all’anno precedente.

Da considerare che i dati sono relativi ai primi sei mesi del 2024 cioè da gennaio a giugno. Il traffico passeggeri tocca le punte massime in luglio e agosto, due mesi che pesano moltissimo perché sono i periodi in cui si concentrano la partenze per le vacanze nelle isole. Quindi nei secondi sei mesi del 2024 avremo numeri ancora più alti per quanto riguarda i passeggeri. E Piombino in proiezione supererà agevolmente i tre milioni di unità collocandosi tra i porti italiani più importanti per il traffico passeggeri.

Il porto di Livorno invece ha fatto segnare 14,8 milioni di tonnellate complessivamente movimentate e un -3,4% rispetto a gennaio-giugno 2023. Nonostante il decremento generale nella movimentazione complessiva, Il primo semestre del 2024 porta in dote a Livorno risultati in sostanziale tenuta e la conferma in alcuni importanti settori di traffico, come quello dei mezzi rotabili, cresciuti nel periodo di riferimento del 6,7%, a 249.822 unità. Relativamente al settore dei passeggeri, il porto ha archiviato il primo semestre del 2024 con un traffico dei traghetti di 1.067.000 passeggeri (+7,1%) e un traffico delle crociere di 342mila passeggeri (+73,2%).

"Le tensioni geopolitiche, le azioni delle banche centrali per frenare l’inflazione e i riflessi negativi sui consumi e la produzione industriale hanno caratterizzato questa prima metà dell’anno. Ciò non di meno, se si eccettuano i cali in alcune tipologie di traffico, come le auto nuove e i prodotti forestali, i porti del Sistema sono riusciti ad archiviare il semestre con dati tutto sommato positivi" spiega il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri.