Livorno, 2 ottobre 2024 – Finalmente Livorno ha aggiornato il Regolamento di utenza per gli alloggi Erp e del ripristino diretto, deliberato in consiglio comunale a fine settembre. La consigliera Cristina Lucetti, presidente della Commissione politiche sociali, ha evidenziato “l’importanza di questa misura per accelerare l’assegnazione degli alloggi alle famiglie in graduatoria e per affrontare l’emergenza abitativa”.
Un passaggio chiave dell’aggiornamento del Regolamento, introducendo la possibilità per gli assegnatari di eseguire lavori di auto-recupero degli alloggi popolari, fino a una spesa massima di 6mila euro, a scomputo sul canone di locazione, per velocizzare la riassegnazione dalle case che necessitano di piccoli interventi. Ne abbiamo parlato con l’assessore del Comune Andrea Raspanti, con delega al sociale e alle politiche abitative.
Questo aggiornamento del Regolamento degli alloggi popolari, era atteso da anni…
“È vero. La legge 2 del 2019 della Regione prevede infatti la possibilità di autorizzare gli assegnatari di alloggi di edilizia popolare a effettuare l’autorecupero dove possibile, ma mancava il Regolamento del Lode livornese (’livello ottimale di esercizio’ tra i Comuni della provincia livornese con comptenze sull’edilizia popolare), che è stato adottatto di recente. Ora è stato votato dal consiglio comunale di Livorno, il primo ad avere compiuto questo passo. Adesso ci sta lavorando anche il Comune di Piombino”.
Tutte le amministrazioni comunali hanno condiviso le finalità della legge regionale?
“Abbiamo lavorato in modo unitario nel Lode per far passare questo Regolamento”.
Cosa accadrà ora?
“Dovrà essere stanziato un fondo nel bilancio di previsione 2025 del Comune di Livorno per coprire le spese che si accolleranno gli assegnatari degli alloggi Erp per i lavori minimi di ripristino, da scomputare poi sul canone di locazione. Per ora si tratta di lavori entro la soglia dei 6000 euro al netto dell’Iva”.
La nuova procedura sarà in vigore con il prossimo bando per le case popolari?
“Nel nuovo bando sarà inserita una voce in cui si chiederà al richiedente la disponibilità a fare l’autorecupero. Se sì, gli sarà offerto un alloggio sul quale fare lavori in autorecupero, per cui quando sarà il momento l’assegnatario si assumerà tutti gli oneri, incluse le pratiche per le autorizzazioni, oltre che la spesa. Dovrà rivolgersi a ditte per gli impianti, mentre in autonomia e in economia potrà tinteggiare o intonacare, o sostituire i sanitari. Alla fine rimborseremo le fatture e gli scontrini per i materiali a scomputo del canone di locazione”.