No Vax irriducibile fino alla morte. Non ha avuto scampo Letizia Perna, 59 anni, di Rosignano Marittimo, convintamente contro il vaccino, irriducibile fino alla fine. La donna dopo venti giorni di calvario nel reparto di malattie infettive all’ospedale di Livorno, dove era stata ricoverata in condizioni già gravi perché contagiata dal coronavirus, è morta martedì dopo avere rifiutato non solo tutte le terapie farmacologiche possibili, ma anche di essere trasferita in terapia intensiva per essere intubata perché i suoi polmoni non erano più in grado di garantirle l’ossigenazione per sopravvivere. Testardamente aggrappata alle sue convinzioni, è stata sopraffatta dal Sars-cov 19. Letizia Perna era molto conosciuta a Rosignano Marittimo dove abitava e a Cecina dove lavorava per l’Agenzia immobiliare del Gruppo Premiere. Era anche molto attiva alla Prologo di Castiglioncello dove collaborava da tempo alla realizzazione di iniziative culturali per la valorizzazione della località balneare. La donna, che non aveva più familiari, non si era voluta sottoporre alla vaccinazione contro il coronavirus perché ostinatamente contraria. Per questo motivo ha contratto il covid in forma grave, pur non soffrendo di particolari patologie. Una volta ricoverata a malattie infettive a Livorno prima è stata assistita con la maschera per l’ossigeno, poi è finita sotto il casco per una ossigenazione più massiccia, fino al passaggio in terapia intensiva dove però è rimasta un solo giorno perché le sue condizioni erano migliorate. In tutto questo tempo aveva rifiutato qualsiasi altra cura. Quando la situazione è precipitata i medici l’hanno inviata a farsi intubare e trasferire di nuovo nel reparto di terapia intensiva. La donna ha opposto il suo fermo rifiuto fino alle estreme conseguenze. Questo suo ostinato rifiuto verso ogni forma di assistenza sanitaria ha scioccato il personale medico del reparto di malattie infettive direttore dal dottor Spartaco Sani. Il sindaco di Rosignano Marittimo ...
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