Sei pecore sgozzate dai lupi

Riotorto, la testimoniamnza di un giovane allevatore: "Attacchi continui, fateci difendere le greggi"

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"Stamani abbiamo avuto una brutta sorpresa e non è la prima volta: quattro pecore uccise dai lupi, altre due in fin di vita che dovranno essere abbattute, è veramente difficile lavorare in queste condizioni". Salvatore Fais dell’azienda Fais-Serra è un giovane allevatore di Riotorto che si dedica con passione alla sua professione e proprio per questo chiede un intervento alle istituzioni. "Negli ultimi due anni perdiamo in media 3-4 capi al mese per attacchi dei lupi, se si considerano i danni collaterali come le mancate nascite e la riduzione della produzione di latte, la nostra azienda ha perso circa 60 mila euro. E’ una cifra importante. E poi – afferma Salvatore – non si tratta solo di soldi, ma di una situazione insostenibile. Perché dobbiamo proteggere il lupo, che ormai è presente in centiania di esemplari, e sacrificare le pecore?".

Salvatore Fais chiede allo Stato e alla Regione un intervento per riequilibrare la situazione. Rispetto al passato la popolazione dei lupi è cresciuta moltissimo, ma mentre in passato il lupo rimaneva confinato nei boschi perché l’uomo difendeva le greggi nei campi, oggi i predatori si spingono vicino alle case e alle aree coltivate e tutti gli animali sono in pericolo. "Non possiamo tenere le pecore chiuse nelle stalle, gli animali hanno bisogno di vivere all’aria aperta e mangiare l’erba dei prati, ormai gli attacchi ci sono anche di giorno, i lupi hanno conquistato terreno e temo che presto possano diventare un problema anche per gli uomini e le attività turistiche".

"Mi rendo conto che la natura deve essere tutelata e noi allevatori siamo d’accordo perché è il nostro lavoro, ma ormai è evidente che la situazione si è capovolta, i lupi sono predatori presenti in abbondanza e occore ripristinare una situazione di normalità. Chiediamo solo di poter difendere le nostre greggi, come avveniva in passato".

"Gli allevatori non possono continuare così – afferma l’associazione pastori d’Italia – la zootecnia oramai è alla fine la Presidente esprime solo tanta amarezza e delusione verso un governo che non si preoccupa minimamente di salvare il settore primario non solo per i prodotti caseari , ma per tutta l’agricoltura. Prezzi alle stelle non più sostenibili per colpa di politiche sbagliate, ed adesso imperterriti continuano a perseverare nell’errore. Il ministero della transazione ecologica sta mettendo in ginocchio un’intera nazione, quando i passaggi dovevano essere graduali, invece tutto ciò non sta succedendo".