Tragedia Moby Prince: “Niente risarcimento”

La Corte d’Appello di Firenze conferma la sentenza di primo grado nella causa civile dei familiari delle vittime contro i Ministeri dei Trasporti e Difesa

comitati moby prince

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Livorno, 14 dicembre 2023 – Amarezza tra i familiari delle vittime del Moby Prince, per la sentenza in Corte di Appello a Firenze del 12 dicembre n. 2465 che si è pronunciata contro il ricorso in appello avverso la sentenza di primo grado (del 4 novembre 2020) del Tribunale di Firenze, che aveva respinto la loro richiesta di risarcimento avanzata nei confronti del Ministero dei Trasporti e della Difesa.

Seconda sconfitta per i familiari delle vittime del Moby Prince che hanno intentato causa civile risarcitoria contro questi Ministeri "per mancanza di controllo sul porto di Livorno" la notte del disastro (il 10 aprile 1991) che costò la vita a 140 persone. E per "assenza di soccorsi" nei confronti della nave passeggeri Moby Prince, dopo la collisione in rada con la petroliera Agip Abruzzo.

Nella sentenza di primo grado del 4 novembre 2020, le domande risarcitorie furono respinte "per intervenuta prescrizione dei diritti risarcitori, stante il decorso del termine di due anni dalla data in cui la sentenza penale della Corte di Appello di Firenze n. 415 del 5 febbraio 1998, è divenuta irrevocabile ai sensi del combinato disposto dell’articolo 487 del Codice della Navigazione e articolo 2947 commi 2 e 3 c.c.".

La sentenza di appello fa proprio questo assunto. E ribadisce che "i termini della prescrizione non potevano decorrere, come sostenuto nel ricorso dei familiari, dal gennaio 2018, data di pubblicazione della Relazione Finale della Commissione Parlamentare di Inchiesta del Senato della Repubblica sul caso Moby Prince, perché alla predetta Relazione non può essere riconosciuta alcuna efficacia giuridica, trattandosi di un atto politico".

In aggiunta "i temi affontati dalla Commissione di Inchiesta (visibilità, posizone della petroliera Agip Abruzzo, dinamica dei soccorsi della Capitaneria di Porto, tempi di sopravvivenza a bordo del Moby Prince in relazione ai tempi di soccorso) erano stati già oggetto di accertamento da parte del giudice penale e pertato già conosciuti". Inoltre per la Corte di Appello di Firenze "come argomentato dal primo Giude, la Commissione Parlamentare di Inchiesta non ha individuato diversi elementi sui quali poter fondare nuove ipotesi di responsabilità, esprimendo valutazioni e giudizi e ha solo sollevato dubbi sull’operato dell’autorità giudiziaria".

Infine alcuni dei familiari che hanno fatto ricorso in appello dovranno pagare ai Ministeri dei Trasporti e Difesa 14.936,55 euro di spese processuali.

di Monica Dolciotti