Piano operativo comunale, le opposizioni di centrodestra e sinistra ricorrono al Tar

Il Piano operativo comunale di Livorno finisce in Tribunale dopo l'adozione tormentata avvenuta tra il 5 e 6 aprile in consiglio

Livorno 8 aprile 2024 – Tra venerdì  5 aprile e sabato  6 aprile, fra tensioni, accuse e attacchi dai banchi della maggioranza di centrosinistra e delle opposizioni di centrodestra e sinistra,  il consiglio comunale di Livorno ha votato gli emendamenti al Piano operativo comunale, che ora passerà al vaglio della Regione. Il centrodestra, con Carlo Ghiozzi della Lega e Alessandro Perini di Fratelli d'Italia, ha occupato simbolicamente la poltrona del Presidente del Consiglio Pietro Caruso. I due consiglieri sono stati poi espulsi dall'aula. L'opposizione di Sinistra con Buongiorno Livorno, 5 Stelle e Potere al Popolo, ha lasciato l'aula consiliare protestando, prima della votazione fiume finita alle 2.40 del mattino di sabato  6 aprile. Le opposizioni si sono ritrovate poi dal Prefetto, separatamente, per segnalare la “grave violazione del Regolamento del consiglio comunale, perpetrata dalla maggioranza di governo della città, che ha di fatto impedito alle opposizioni di svolgere il loro ruolo in consiglio sugli emendati al Piano operativo Comunale”.

La conferenza stampa di Primo Polo (foto Novi)
La conferenza stampa di Primo Polo (foto Novi)

Sempre le opposizioni – tramite la Lega, rappresentata da Ghiozzi, i parlamentari Manfredi Potenti, Tiziana Nisini, il consigliere regionale Marco Landi, il Commissario regionale Filippo La Grassa e il Segretario comunale Michele Gasparri – hanno annunciato “ricorso al Tar con la richiesta di sospensiva immediata del Piano Operativo  non approvato –  hanno sottolineato –  ma solo  adottato in fretta e furia prima delle elezioni di giugno”. E lo schieramento di sinistra, che riunisce Buongiorno Livorno, Movimento 5 Stelle e Potere al Popolo, ha annunciato  tramite Valentina Barale di BL e candidata sindaco del Primo Polo  “ricorso al Tar e forse chiederemo la sospensiva, ma stiamo valutando anche la querela per diffamazione  contro gli esponenti di centro sinistra perché stiamo stati definiti squadristi  e fascisti per la nostra protesta”. 

M.D.