Livorno, il giorno di Esciua: “Voglio la Serie B in cinque anni”

Il finanziere brasiliano si presenta al pubblico amaranto: “Il progetto deve essere vincente, sono qui per questo. E non ci alleneremo più su campi come quello della Pls...”

Livorno, 12 aprile 2023 – Si presenta Joel Esciua, il finanziere brasiliano prossimo a diventare il “patròn” dell’Unione Sportiva Livorno 1915 (il 5 maggio la data per il “closing” del passaggio di proprietà da Paolo Toccafondi). Alla conferenza stampa anche il sindaco Luca Salvetti e il presidente onorario Enrico Fernandez Affricano

Ecco la nostra diretta web.

Calcio Livorno , conferenza stampa nuovo presidente
Calcio Livorno , conferenza stampa nuovo presidente

“La Serie B in cinque anni”

ORE 13.02 – Esciua sugli obiettivi e le garanzie da dare ai tifosi: “In 5 anni vorrei arrivare in Serie B. Sulle garanzie rispondo in maniera sibilina: Ho un piano di cinque anni con la possibilità di partire bene e con risorse proprie per tornare nei professionisti. Quando saremo lì impiegheremo altre risorse per vincere un campionato difficilissimo come la Serie C dove su 60 squadre passano in quattro. Lo sforzo sarà molto più importante, ma noi ci sentiamo di poter sostenere”.

"Come Atalanta e Udinese”

Ci tengo a dire una cosa. Le dinamiche del calcio sono cambiate, i presidenti delle nuove società sono multiproprietà o squadre calcistiche che comprano altre squadre o fondi di investimento. C’è una dinamica che è cambiata, noi non siamo a questi livelli qui. In altri momenti se fosse necessario ho già fatto il giro di quelli che sarebbero appoggi importanti. Ma io ho e credo in una nostra sostenibilità economica, vogliamo essere come l’Atalanta e l’Udinese”.

ORE 12.59 – Sul budget per la Serie D: “Ho numeri che sono punti di riferimenti come li ho per altre cose, per vincere un campionato. So quanto ha speso l’Arezzo o in piazze molto simili, so quanto ha speso la società di Paolo e dico che spenderei i soldi in maniera diversa. I numeri non devono essere un criterio, ma è chiaro che dovremmo puntarci. Spero con grande convinzione che non sarà questo che limiterà le nostre chance, spero che con poche persone giuste e competenti faremo pochi sbagli. Sia questo, sia l’impegno che la parte economica non mancheranno”.

ORE 12.55 – Esciua risponde con grande padronanza di linguaggio e palesa grande conoscenza dell’ambiente, della realtà cittadina a tutti i livelli. Pacato ma deciso, risoluto: “Ho le idee chiare”.

Calcio Livorno , conferenza stampa nuovo presidente
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"Non ho altri interessi qui”

ORE 12.50 – Esciua e la data della ripartenza: “Bisogna capire fino a quando certi addetti ai lavori sia di Serie D che di Serie C sono impegnati, l’idea è quella di non partire tardi. Il fattore tempo è cruciale per cercare i candidati, vogliamo partire prima degli altri”. Sulle opportunità di Livorno città: “Voglio essere chiarissimo: non vengo perché c’è qualcos altro oltre alla squadra calcistica. Una città come questa, dove c’è una tradizione storica e anche di turismo, merita di avere tantissime cose che devono essere valorizzate. Chiaramente ci sono dei collegamenti con il mondo della finanza e dei fondi, ma al momento non c’è assolutamente niente”.

ORE 12.44 – I motivi della scelta di Livorno: “Sono venuto qua nel 2021 perché avevo identificato Livorno come una possibilità importante, nel 2019 mi ero prefissato di fare qualcosa che mi piaceva veramente. Il mercato italiano era una delle possibili scelte e dentro il panorama italiano c’era questa città che conoscevo, ma non avevo mai visitato. Mi affascinava la sua storia e le potenzialità. Ad agosto ero meno pronto, Paolo lo era di più”.

"Livornello? Io dico sì”

ORE 12.42 -“Tantissime squadre di Serie A non hanno avuto un Milanello e un Appiano Gentile o magari un Novarello (Novara ndr) che non ha funzionato. Per la geografia che abbiamo e gli spazi in provincia le scelte sono obbligate o dobbiamo essere creativi. Possiamo anche partire da zero o farlo leggermente fuori da Livorno. C’è una volontà? Dico assolutamente di sì perché creo un valore, ma al momento sono ipotesi”.

ORE 12.40, cominciano le risposte alle domande dei giornalisti 

Esciua e la città: “Questa città respira il calcio, per numero di punti siamo avanti anche a città nemiche e non menzionabili. Ho passeggiato tanto nei bar per capire e respirare l’atmosfera, qua ho capito che il calcio è importantissimo. Ci sono tante squadre dall’Armando Picchi alla Pro Livorno Sorgenti, ci sono tantissime realtà. Ho fatto tanta ricerca video sulla storia del Livorno, ho guardato la partita con l’Auxerre”. Esciua e i giovani: “Per quanto riguarda i giovani tocca a tutti noi che siamo in contatto con loro, le generazioni sono cambiate. Portare un ragazzo e stare attento novanta minuti quando esiste un mondo virtuale è difficile. Dobbiamo connettere i giocatori a loro, dobbiamo fare tutti un lavoro di penetrazione con i giovani perché sarà veloce se fatto bene”.

Esciua e la partenza: “Quest’anno importa tutto, dai conti alle infrastrutture, ma conta vincere. Sfruttiamo il fattore tempo per identificare la nostra struttura e le persone che vorremmo qua presenti. Direttore sportivo e allenatore sono un’accoppiata che va di pari passo, vogliamo qualcuno che abbia vinto in questa categoria”.

“Livorno ha valori stupendi”

ORE 12.37 – “Questa è una città con dei valori importantissimi, dove non c’è nessuna forma di discriminazione in giro o allo stadio. Mi auguro che qualsiasi persona, mamme e figli, torneranno a vedere il Livorno”.

ORE 12.35 – Esciua sui giocatori: “Con i giocatori ho parlato a gruppi di quattro. L’anno scorso abbiamo fatto una stagione ottima, mancano quattro partite fondamentali, i playoff sono soltanto due gare dove può succedere di tutto. La gente si ricorda come si finisce, non come si parte. Cerchiamo di fare una stagione opposta all’Eccellenza dove siamo partiti benissimo e abbiamo fatto male alla fine”.

ORE 12.32 – Esciua e la parte tecnica: “Si parte per vincere, ma non dimentichiamoci dove siamo. Siamo in Serie D e a livello calcistico dobbiamo vincere contro squadre di Serie D e in campi di Serie D. In casa abbiamo un ruolino di marcia ottimo, anche grazie al campo, in trasferta siamo da play out e mi sono chiesto il perché – ha continuato – Una delle spiegazioni che è un problema di testa, troppo grande la maglia non regge completamente perché al Picchi facciamo bene. Il problema è fisico, giochiamo in campi osceni e facciamo fatica”.

"Ci alleneremo su campi buoni”

ORE 12.30 – Sul campo della Pls: “Voglio che sia chiaro che non c’è ancora nulla di deciso, siamo arrivati da poco. Ma una cosa è certa: Non ci alleneremo più in un campo come quello della Pro Livorno Sorgenti che ci è costato tanto a livello di infortuni e non certezze. Vincevamo meno del 50% dei contrasti e gran parte la colpa è del campo. Abbiamo varie soluzioni, nel caso in cui non si possa fare qualcosa abbiamo una sicurezza. Il Coni di Tirrenia che è una struttura non nostra, ma su cui possiamo fare affidamento. Ci impegniamo però anche a trovare altre soluzioni più idonee. Questa cosa del campo è un vero problema ed è inaccettabile”.

ORE 12.29 – Esciua e i tifosi: “Sono andato in trasferta in campi che spero più di non vedere, ho visto tifosi che si comportavano bene e in un ottimo numero. Anche nei momenti difficili li ho visti comportarsi bene e con rispetto, ma ne vogliamo di più e questo dipenderà da noi”.

ORE 12.27 – Esciua e il futuro: “Possiamo già definire gli identikit giusti per vincere il campionato di Serie D e soprattutto vogliamo far tornare la gente allo stadio. Oltre alle vittorie deve arrivare lo stile, l’impegno e l’atteggiamento vincente sia in campo che fuori – ha sottolineato – L’ho capito venendoci spesso. Impariamo qualcosa dalla pallacanestro che ha fatto 30mila persone in quattro partite. Nel calcio c’è una generazione di fedelissimi che non si è rinnovata, vogliamo riaccendere la scintilla e riavvicinare tutti alla squadra”.

"Le mie motivazioni”

ORE 12.22 – Esciua ci crede. “Perché Livorno? Questa è una sfida difficile, all against the odds. Qua c’è del potenziale, si parte da una società sana che ha fatto le cose con grande volontà e buona fede permettendoci di partire con delle buone basi. Sapevo e so dove mettere i piedi – ha aggiunto – Il primo è tornare nei professionisti subito, non posso prometterlo ma si farà tutto e per tutto. Il progetto deve essere vincente, abbiamo la fortuna di partire presto e possiamo fare bene da luglio in poi. Partire bene, veloci e decisi”.

ORE 12.18 – Esciua, il percorso: “Sono partito dal Brasile e ho accetto la sfida di mio padre che voleva spronarmi a fare oltre. Mi disse che non avevo fatto bene a Londra e New York nel campo della finanza, sono partito per Londra. Ho avuto fortuna, perché conta anche quella, lavorando per 30 anni con il più grande imprenditore inglese specializzandomi nei mercati emergenti.”

ORE 12.15 – Esciua prosegue: “Quale è il legame con Livorno? Come tanti sapevo che Livorno era una città importante, ma non era una città d’arte e dove uno non viene. Sia la città che la squadra sono un diamante grezzo, va modellata sfruttando le caratteristiche speciali di chi ci lavora. Qua c’è gente aperta e passionale e con una sana diffidenza. Mi sono rispecchiato a pieno nella gente di Livorno e nella multietnicità non scontata di una città”.

ORE 12.12 – Esciua: Come dicono in Brasile, a San Paolo, “Amala o lasciala” e secondo me questo vale per Livorno. Ti coinvolge completamente e la ami in tutto per tutto, o allora non vieni. La mia è stata una scelta ponderata che si è materializzata dopo due anni e che è stata frutto di una trattativa abbastanza veloce e pensate bene.

ORE 12.11 – Prende la parola Esciua. Buonissima padronanza della lingua italiana: subito un saluto ai livornesi, anche quelli all’estero.

ORE 12.10,  Fernandez: “È un anno e mezzo che ci conosciamo, caro Joel, spero che la tua venuta a Livorno ci permetta di ricostruire quelle posizioni che la nostra squadra di calcio si merita. Oggi ripartiamo, non posso altro che dirti auguri, noi ti siamo vicini”.

ORE 12.08 – Ancora Salvetti: “Sì, voglio ringraziare Toccafondi per l’impegno e per aver costruito qualcosa di importante con serietà. Va ringraziato per questo da qui all’eternità, i risultati sportivi sono un’altra cosa. La terza invece riguarda Joel, una persona che si è innamorata di una persona e di una città fino al momento in cui avrebbe potuto entrare in scena. Così è accaduto e per questo lo ringrazio”.

ORE 12.03 – Inizia a parlare il sindaco, che ripercorre la lunga storia degli ultimi anni del Livorno. "Questa è una giornata significativa per il calcio livornese, vorrei dire tre cose: Fare un raffronto con la situazione del Livorno Calcio di più di due anni fa. In quel momento c’era lo scoramento della piazza, una società gestita da persone che non facevano gli interessi della città e che aveva un debito di 3 milioni e mezzo. Nessuno voleva avvicinarsi. Adesso abbiamo una società che è ripartita ed è tornata dove ci avevano lasciato colpevolmente e soprattutto sana. Ringrazio Paolo Toccafondi per quello che ha fatto: ha costruito qualcosa di importante con serietà. I risultati sportivi arrivano o non arrivano, ma la società è sana e lo dobbiamo a Toccafondi”.

ORE 12 – Sono arrivati il sindaco Luca Salvetti, che si siede a sinistra di Esciua rispetto alla platea della stampa, e il presidente onorario dell’Us Livorno, Enrico Fernandez Affricano.

ORE 11.55 – I giornalisti stanno prendendo posto per la conferenza stampa. Si stanno ultimando i dettagli organizzativi. Molta curiosità e molto entusiasmo: c’è voglia di conoscere l’uomo che ha deciso di rilevare e rilanciare l’Unione Sportiva Livorno 1915.

ORE 11.38 – Joel Esciua è già a sedere pronto per parlare, sta scherzando con i giornalisti. Italiano perfetto, sembrerebbe carismatico e con grande entusiasmo.

ORE 11.30 – Joel Esciua è già arrivato allo stadio Picchi. Ha salutato alcuni tifosi già fuori ad aspettarlo, poi strette di mano con il personale della società. 

Con alcuni fogli in mano, si sta preparando alla conferenza stampa di presentazione.

L'attesa
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