Coppa Italia, Livorno travolto 4-0 dal Carpi, addio al torneo

Tim Cup Gara chiusa dopo appena 24’: fallito l’ennesimo calcio di rigore

Il team deluso esce dal campo dopo la partita

Il team deluso esce dal campo dopo la partita

Carpi, 7 agosto 2017 - Brutto Livorno e ko pesante in terra emiliana. Davanti a una squadra di categoria superiore, gli amaranto crollano in appena 24 minuti sotto i colpi di Mbakogu, Verna (ex Pisa) e Jawo, con la coppia d’attacco del Carpi che manda letteralmente al manicomio i due centrali amaranto Gonnelli e Blondett (esordio da dimenticare). E sul 2-0 il Livorno ha sprecato malamente un altro rigore, il settimo consecutivo. Stavolta con Doumbia, che come la scorsa settimana era stato abile a procurarsi il fallo in area (ci sarebbe stata anche l’espulsione del difensore emiliano...).

L’approccio alla partita non è stato certo dei migliori con il Carpi in vantaggio già dopo 5 minuti con Mbakogu, fresco fresco di rinnovo fino al 2020: Gonnelli aggancia Jawo all’altezza del dischetto e Ros non ha dubbi nel concedere il rigore trasformato dal compagno d’attacco. La reazione amaranto c’è e si traduce in un tiro da fuori area di Luci, forte ma centrale, e in un cross interessante di Doumbia allontanato con i pugni da Colombi. Ma al 15’ arriva il raddoppio di Verna, che in posizione di sospetto fuorigioco batte Mazzoni.

Partita chiusa? In teoria no, anche perché al 20’ il Livorno potrebbe accorciare dal dischetto, ma Doumbia si fa ipnotizzare da Colombi calciando debolmente. Sulla ribattuta Murilo si fa respingere la conclusione dall’estremo difensore di casa. E così il Carpi ne approfitta con un nuovo affondo portato avanti dai due attaccanti di casa: Jawo scambia con Mbakogu e a tu per tu con Mazzoni mette dentro la palla del 3-0. Nel finale di primo tempo, Murilo ben servito da Valiani non trova la porta sbagliando una facile occasione.

Anche la ripresa si apre con il Livorno in bambola e dopo 4’ Mbakogu ruba palla e si fa 40 metri da solo fino a battere Mazzoni. Un poker che fa male e che potrebbe diventare ancor più pesante quando Blondett stende Mbakogu al limite dell’area, ma Pasciuti calcia sulla barriera. Sottil decide che è il momento di Ponce (fuori Maritato) ma la prima azione degna di nota porta la firma di Murilo che viene steso in area, ma Ros non ravvede gli estremi per un nuovo rigore. Livorno sicuramente messo meglio nella ripresa, ma di occasioni ne arrivano poche.

Morelli viene fermato al limite dell’area da Pachonik, poi la c’è la bella penetrazione di Valiani ma il suo tiro finisce alto sulla traversa. La gara si addormenta un po’, con le squadre che fanno girare palla senza tentare l’affondo e così il Livorno deve dire addio alla Tim Cup. Non è certo un dramma, ma qualcosa dovrà esser rivisto dopo un primo tempo da dimenticare che ha di fatto compromesso il passaggio del turno. Adesso Il Livorno dovrà provare a stringere alcune operazioni di mercato per dare a Sottil una squadra che possa puntare alle zone nobili della classifica. Il tecnico amaranto ha fatto le sue richieste, la palla passa a Pecini e Facci.