Che fine hanno fatto i compratori del Livorno Calcio?

Trattative sotto traccia, si dice. Ma a che punto sono davvero?

Lo stadio "Armando Picchi" di Livorno

Lo stadio "Armando Picchi" di Livorno

Livorno, 24 febbraio 2021 - Mentre la squadra si dimena in una grotta di murene, sopra la linea di galleggiamento naviga senza una rotta ben precisa il veliero della società.

La metafora di mare è d'obbligo, visto che si parla del Livorno Calcio, che in questo momento è semmai una triglia infiocinata invece che guizzante. Un mese fa sembrava in vista il porto di attracco: Franco Favilla, 55 anni, imprenditore lombardo con attività in un oceano di settori, pareva fortemente intenzionato a chiudere l'affare. E si dice che lo sia anche ora, stando a quanto ha dichiarato nei giorni scorsi l'attuale presidente Giorgio Heller. Poco dopo è arrivato l'altro imprenditore dal cognome simile a marajà (e comunque lo è davvero, in quanto a disponibilità finanziarie), ma l'accoglienza nei suo confronti è stata - come dire? - tiepida tiepida, forse anche oltre il limite del diffidente.

Si dice: le trattative serie si fanno lontano dai porti frequentati, fra due o tre ammiragli e senza la ciurma vociante intorno. E' vero, è una giusta strategia che quasi sempre paga bene: meno rumore si fa, meglio ci si avvicina all'obiettivo per centrarlo. Il fatto è che il Livorno è comunque il marchio sportivo di una città intera che conta qualche "stella" in piu' di Macerata (la buttiamo lì a caso, si fa per dire: le Marche sono una regione splendida dove mare e campagna si amalgamano mirabilmente), dunque ci pare naturale che la gente faccia domande e aspetti risposte. La curiosità dei tifosi non ci pare una cosa scandalosa, da condannare. Anzi, casomai il contrario: grazie al Cielo, o chi per lui, questa curiosità è la fiammella che ancora fa ardere l'interesse, per quanto in questo momento sia sepolto sotto un gran cumulo di cenere.

Ecco, allora, che tutti ci chiediamo: se questo signor Favilla è alla stretta finale, quanto mai dovrà e dovremo ancora aspettare? Che cosa c'è ancora da trattare? Quanti libri contabili, quanti bilanci, quanti conti bancari devono essere ancora esaminati? Siamo il Livorno che boccheggia in fondo alla classifica della Serie C, mica il Real Madrid. Come mai allora tutto questo silenzio? Cos'è che mette la sordina? Che cosa sta succedendo? Cosa dobbiamo aspettare? La retrocessione in Serie D, e allora magari ci sentiremo dire "Eh no, scusate, sapete, guardate, vedete... Un conto è una società in B, o al limite nell'alta Serie C, ma la D proprio...". E arrivederci. Che cosa c'è dietro? Chi c'è dietro? Chi? Un sospetto, neanche tanto vago, sono in parecchi ad averlo...