Campo boe alla Meloria

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Fu una delle buone idee della Provincia livornese retta da Claudio Frontera quando le secche della Meloria non erano ancora area protetta: sistemare un campo-boe per ridurre i danni delle ancore delle barche he e barchette alla prateria di posidonia. Il parco fu realizzato dall’Assonautica diretta da Beppe Fissore con la collaborazione dei volontari Marevivo. La stessa idea stata adesso ripresa dall’Area protetta gestita dal parco di San Rossore-Migliarino sempre con il supporto dell’Assonautica, sempre con Beppe Fissore con l’ausilio dei sommozzatori labronici. Questa volta le boe sono “professionali”, con tanto d’indicazione della tenuta massima, e sono una ventina, a corona dell’area dove la posidonia non c’è. L’intera operazione voluta dal presidente del parco Lorenzo Bani e diretta sul piano operativo da Andrea Porchera, è stata completata nei giorni scorsi e il nuovo assetto è stato inaugurato con la presenza dello stesso presidente Beni, insieme alle scolaresche condotte sul luogo dalle imbarcazioni vela della Lega Navale e dai gommoni dell’Assonautica. La stessa Assonautica con i volontari di Marevivo si occuperanno del controllo e della manutenzione. La vecchia torre, ricostruita da Cosimo de Medici nel 1700 sulle fondamenta della più antica torre distrutta dai genovesi dopo la battaglia del 1286. Nella foto: una delle boe davanti alla torre (foto cortesia di Andrea Porchera)