Classe 4D scuola elementare E.Solvay di Rosignano

Un uomo che ha lottato per l’Italia unita. Il figlio maschio studiava all’Accademia Navale di Livorno

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Un uomo che ha lottato per l’Italia unita, facendo guerre su guerre. Ma nella guerra contro

lo Stato Pontificio viene ferito al piede, con grande rischio di infezione, non facile da curare ...

8 novembre 1862

E’ stato avvistato Garibaldi a Pisa. Dopo tre mesi di prigione, Garibaldi è libero! Con una barca viaggia per l’Arno, sbarca a Pisa e resta in vita. Ferito, l’eroe cerca un aiuto. I suoi amici gli consigliano il dottor Ferdinando Zannetti. Hanno sparato al piede di Garibaldi! Diversi medici si consultano per capire dove la pallottola è incastrata. Il dottor Auguste Melaton gli applica uno specillo di propria invenzione, in porcellana che ha la proprietà di individuare il piombo.

L’emozione del dottor Zannetti : “Sto per operare il generale Garibaldi, ferito alla base dell’arto destro. Sono diventato il suo medico di fiducia, che emozione! Sono così onorato, anche solo a guardarlo. C’è voluto un po’ per confrontarmi con gli altri medici, anche quelli stranieri”.

Alle Tre Donzelle

Dopo essersi ripreso e dopo aver pagato l’hotel, Garibaldi scappa di notte, senza lasciare

alcuna traccia ... Perché forse venivano i suoi fans... !? Guarito, finalmente può tornare a fare i suoi amati viaggi per tutta l’Italia.

19 ottobre 1867

Garibaldi per una notte a Vada.

E manda un amico a prendere il vino. Scappato da Caprera con una canoa e aiutato dal forte libeccio, l’eroe sbarca a Vada per

poi ripartire per Livorno e incontrare i garibaldini, specialmente i fratelli Sgarallino. Poi partono insieme, alla conquista di Roma. A Vada, il generale dorme per una notte nella Casa della Dogana, dietro alla Chiesa. Poi riparte per mandare via i Francesi da Roma.

Garibaldi a Livorno

Il figlio maschio di Garibaldi vuole andare all’Accademia navale di Livorno: "Francesca, compra una casa a Livorno, così sei più vicina a Manlio!". Garibaldi dice che tutta la famiglia deve stare vicino al figlio Manlio, che studia all’Accademia navale.

Libri e libri ...

Oggi, a Livorno,la figlia di Garibaldi Clelia dona più di 500 libri alla Biblioteca Labronica: Garibaldi ne sarebbe orgoglioso: i libri donati erano dei suoi “fan” ha ammesso la direttrice della biblioteca di Livorno. La maggior parte dei libri sono scritti in inglese, di autori classici e moderni. Le rarissime edizioni sono state stampate in grandissime città importanti: Londra, Parigi e New York.