Coronavirus. 8 pazienti trattati per la prima volta a Livorno con un farmaco ematologico

Dal 24 marzo somministrato il Ruxolitinab in via sperimentale con miglioramento delle condizioni dei ricoverati

Farmaco sperimentale a Livorno (foto Novi)

Farmaco sperimentale a Livorno (foto Novi)

Livorno 30 marzo 2020 - Si chiama Ruxolitinab: è il farmaco della Novartis selezionato dagli ematologi della Usl Toscana Nord Ovest fornito con il via libera dell'Aifa off-lable per avviare  la sperimentazione su pazienti positivi al covid 19 all'ospedale di Livorno.

La sperimentazione, per la prima volta al mondo,  è seguita dal dottor Enrico Capochiari coordinatore di questo progetto con il Ruxolitinab, ribettezzato il farmaco anti-terapia intensiva. Spiega il dottor Capochiari: "Dal 24 marzo stiamo trattando qui a Livorno, per la prima volta in Italia, 8 pazienti covid giovani e meno giovani, il cui quadro clinico in rapida evoluzione li stava portando al trasferimento in terapia intensiva. Ebbene grazie alla somministrazione del Ruxolitinab le loro condizioni si sono evolute in modo incoraggiante al punto di scongiurare il ricovero in terapia intensiva con la respirazione assistita".

Un risultato che spalanca le porte alla speranza. "È il primo risultato positivo raggiunto. - sottolinea Capochiari - Ora vogliamo estendere l'uso di questo farmaco anche in altre aziende sanitarie della Usl Toscana Nord Ovest specie quelle con la situazione più critica come quella di Massa".

Intanto sono arrivate offerte di collaborazione dall'Università di Siena e dalla Regione Marche con una emergenza epidemica da covid seria. "La loro collaborazione - precisa Capochiari - serve per raggiungere il numero di pazienti utile per ottenere prima possibile un risultato significativo per questa sperimentazione". Vista però l'eccezionalità della situazione e la rapidità con cui colpisce il coronavirus "la sperimentazione dovrà essere rapida e servirà, una volta certificati i risultati, che le autorità competenti, in primis Aifa, agiscano con altrettanta rapidità per dare il via libera all'uso su larga scala del Ruxolitinab".  

Monica Dolciotti