Denny Magina, la Tac per chiarire le cause della morte

Livorno, l’esame autoptico sul corpo di Denny Magina, caduto dal quarto piano in circostanze sospette

Livorno, 30 agosto 2022 - ​È stata fatta ieri la tac sul corpo di Denny Magina, per appurare se i traumi che ha riportato nella caduta dal quarto piano alle tre del mattino di lunedì 22 agosto, siano l’unica causa della sua morte. O se abbiano contribuito al suo decesso anche altre possibili lesioni provocate da violente percosse che potrebbe avere subito dai suoi presunti aguzzini, i pusher tunisini (forse anche un italiano), che Denny ha incontrato quella maledetta notte.

Questo è stato il primo passo del team nominato dalla Procura della Repubblica di Livorno, composto dal dottor Luigi Papi, al dottor David Forni e un tossicologo, a lavoro per eseguire l’autopsia sulla salma di Denny Magina. Il ventinovenne è morto dopo essere precipitato alle tre del mattino di lunedì 22 agosto dal quarto piano di uno stabile di edilizia popolare in via Giordano Bruno 8.

Si sospetta che che Denny si stato attirato una trappola perché doveva parecchie migliaia di euro ai suoi fornitori di droga che potrebbero avergli dato una lezione perché colpevole, ai loro occhi, di non avere saldato tutto il debito. A un certo punto qualcosa è andato storto e per Denny è stata la fine.

Intanto gli amici più stretti di Denny e i suoi familiari, in attesa che finisca l’autopsia e che la sua salma sia liberata per poter celebrare il funerale, stanno preparando una manifestazione per "chiedere giustizia per Denny".

Arianna Terreni, ex consigliera comunale, impegnata in politica per anni, cugina di Erika Terreni la mamma di Denny, sta vivendo questo dramma con dolore e rabbia, come ci dice lei stessa. "Un passo alla volta emergerà la verità sulla morte di Denny. Sono convinta che Denny non si è buttato da quella finestra di via Giordano Bruno. Me lo sento. Ma quello che è accaduto in quello stabile di edilizia popolare, dove la situazione di degrado e abbandono era ben nota a tutti, è responsabilità delle Istituzioni, quelle con la ’I’ maiuscola, che per anni hanno abbandonato a se stesso il quartiere di Fiorentina dove sono mancati i dovuti controlli (invocati per anni dalle famiglie che ci vivono, come da me e altri quando ero in consiglio comunale). Questa mancanza grave ha permesso il radicamento del degrado con tutte le sue conseguenze". Sottolinea con forza Arianna Terreni: "Nel cortile di via Giordano Bruno 8 non ci dovevavo essere queli veicoli abbandonatii, poi incendiati dopo la morte di Denny. Lì non doveva essere permesso lo sfondamento degli alloggi popolari lasciati vuoti perché l’insediamento al loro interno di occupanti irregolari dediti anche allo spaccio".

Conclude Arianna Terreni: "Tutto quello che è accaduto non lo merita nessuno. Mi sono meravigliata poi che nessuno abbia fatto il mea culpa".