Gas, l’appello del Comitato del sì

Piombino: lettera alla premier Meloni. "Torniamo a pensare al lavoro, la città muore con l’assistenzialismo"

Migration

E’ finito il tempo dell’assistenzialismo, si faccia partire un progetto organico di sviluppo di Piombino. Questo in sintesi l’appello del comitato per il lavoro e sviluppo sottoscritto da trecento cittadini e inviato alla presidente del consiglio Giorgia Meloni e al presidente della regione Toscana Eugenio Giani. Il via libera al rigassificatore, al di là delel valutazioni personali, può essere l’inizio di un percorso di rinascita per Piombino, sostiene il comitato. "La nostra – si legge nell’appello firmato dal presidente Pablo Cinci – è una comunità che, per troppo tempo, è stata mortificata dalla mancanza di lavoro, e che spesso è caduta nell’oblio dei numerosi governi che si sono alternati nel corso degli anni; una comunità fiera che, nella sua tradizione, ha espresso con orgoglio una profonda cultura del lavoro, sentendosi parte del sistema industriale del Paese. Proprio da ciò deve derivare il vostro precipuo impegno a non far cadere nel vuoto le promesse alla comunità, non fornendo più spazi a giudizi trancianti e pregiudizievoli che portano alla sfiducia e la delusione verso le istituzioni pubbliche. Riteniamo, quindi, che sia terminato il tempo dell’assistenzialismo e degli ammortizzatori sociali, che pur sono stati necessari per evitare una profonda crisi sociale, e che si debba, attraverso gli investimenti previsti nel memorandum, creare le condizioni per la ripartenza del sistema economico locale e, con esso, del lavoro". Il comitato si riferisce ai punti contenuti nel Memorandum Piombino con gli interventi per bonifiche, infrastrutture, sviluppo del polo industriale ed energie rinnovabili da affiancare alla nave rigassificatrice.