Giotto Bizzarrini e Vincenzo Catarsi, due geni di terra e di mare

Due veri geni, Giotto Bizzarrini con le auto e Vincenzo Catarsi con le barche. Due personaggi della nostra terra che si sono imposti a livello mondiale con le loro creazioni.

"Avrei voluto fare il pilota ma conobbi Fangio e capii che dovevo fare altro". "In mare si va per divertimento ma anche per lavoro e una barca deve poter uscire anche in condizioni meteo non ottimali". Sono dichiarazioni di due eccellenze del nostro territorio, nell’ordine dell’ing. Giotto Bizzarrini classe 1926 e di Vincenzo Catarsi mancato all’età di 86 anni, ricordati con grande attenzione da Pierpaolo Meletti Cavallari collezionista ed esperto di auto d’epoca e dall’ing. Fabio di Bonito attuale direttore del cantiere Catarsi a San Pietro in Palazzi. I capannoni dello storico cantiere hanno ospitato l’iniziativa organizzata dal "Garage del tempo" di Cecina con il presidente Daniele Becuzzi e il vice Nino de Logu per ricordare i due imprenditori famosi in tutto il mondo che hanno forti radici col territorio di Rosignano, Vada, Cecina. "Due uomini di grandi qualità e competenze tecniche nel settore delle corse automobilistiche e della nautica- è stato detto-accomunati da caratteri si inizia ma problematiche con la burocrazia e la gestione amministrativa delle loro aziende". Dettagliata la ricostruzione di Bizzarrini da Meletti Cavallari con la carriera dalla Alfa Ro eo alla GTO auto che ha avuto il massimo valore nelle aste di tutto il mondo fino alla produzione di prototipi alle Morelline di Rosignano, oltre 100 dipendenti più l’indotto del cantiere Catarsi nella produzione del "Calafuria" barca portata da Catarsi alle fiere internazionali di tutto il mondo. All’esterno del cantiere oltre trenta auto d’epoca a fare da cornice all’evento.

R.R.