Infermiere di famiglia e di comunità: via al servizio potenziato

Servirà 100mila persone nei territori di Cecina, Piombino, Rosignano Marittimo, Castagneto Carducci, Bibbona, Casale Marittimo, Riparbella, Montescudaio, Castellina Marittima e Santa Luce

Le infermiere che presteranno servizio

Le infermiere che presteranno servizio

Livorno - Valli Etrusche, al via il servizio dell’infermiere di famiglia e di comunità per un bacino d’utenza di 100mila persone. Un servizio che l’Asl nelle scorse settimane ha ampliato interessando i comuni di Cecina, Piombino, Rosignano, Castagneto Carducci, Bibbona, Casale Marittimo, Riparbella, Montescudaio, Castellina Marittima e Santa Luce.

Il nuovo modello nasce per avvicinare sempre di più la risposta sanitaria al domicilio del paziente così da aiutare i cittadini all’accesso più appropriato dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali. L’infermiere di famiglia e di comunità aiuterà le persone a orientarsi nella complessa rete dei servizi territoriali facilitandone l’accesso e la continuità assistenziale e sarà condotto in stretta integrazione con il medico di medicina generale e con gli altri professionisti della salute che operano nella rete territoriale.

"Con l’ampliamento del servizio – spiega Laura Brizzi, direttore della Società della Salute Valli Etrusche - viene raggiunto un nuovo bacino di utenza di oltre 100mila persone che si aggiungono ai circa 25mila già interessati nei Comuni di Guardistallo, Monteverdi Marittimo, Sassetta, San Vincenzo e Campiglia. L’assistenza infermieristica territoriale è frutto della volontà di garantire risposte adeguate, appropriatezza clinico organizzativa e soprattutto competenze multidisciplinari messe al servizio dei cittadini nei momenti di loro maggiore fragilità, tenendo conto del fabbisogno quotidiano degli assistiti".