Nuovo attacco dei lupi, una strage

Piombino, i predatori sono tornati ad attaccare a Riotorto. Questa volta dieci pecore eliminate

Lupi (Foto archivio)

Lupi (Foto archivio)

Piombino, 19 aprile 2022 - Nuovo attacco dei lupi a greggi di pecore a Riotorto. Questa volta sono state uccise sei pecore e altre quattro sono state abbattute perché ferite troppo gravemente. L’attacco è avvenuto la notte seguente rispetto a quello subito dall’azienda agricola Fais in cui i lupi avevano ucciso sei pecore.

I predatori sono tornati a colpiore nel terreno vicino: a farne le spese il gregge di maurizio Mazzola che ha un terreno confinante.

"Purtroppo siamo ancora una volta a contare le vittime del lupo – spiega Salvatore Fais – i branchi ormai agiscono con cadenza regolare e hanno capito che possono muoversi senza nessun pericolo, anche vicino agli insediamenti umani".

Tra l’altro i danni sono molto elevati perché i lupi non uccidono una o due pecore e ne mangiano le carni, ma ne assaltano una decina e si cibano di piccole parti di ognuna, aumentando a dismisura l’effetto dell’attacco. Gli allevatori non sanno più come difendersi perché il lupo è una specie protetta. "Ci dicono di aumentare i cani da guardia – afferma Fais – ma non è così semplice per due due motivi: i lupi agiscono in branco e mentre una parte dei lupi tiene occupati i cani, gli altri sgozzano le pecore. Inoltre i cani diventano aggressivi nei confronti di chiunque si trovi nei nostri terreni e tutto questo non va d’accordo con il turismo e l’agriturismo. Dall’esterno sembra facile, ma sfido tanti esperti o presunti tali ad allevare pecore e capire che cosa si prova quando la mattina si trovano gli animali massacrati. E anche chiudere le pecore in stalle a prova di lupo è possibile, ma si perde la qualità del prodotto perché un conto è un formaggio fatto con latte di pecore che pascolano in un prato, un altro è un formaggio derivato dal latte di pecore allevate al chiuso. Servono interventi di sostegno economico, se non mi posso difendere dal lupo perché lo Stato protegge il lupo, allora devo avere un adeguato compenso per ogni pecora uccisa".

Ma dal numero degli attacchi e dalla frequenza c’è anche ci inizia ad avere delle preoccupazioni per l’incolumità di chi passeggia in campagna o nei boschi. "Non vorrei fare certo terrorismo – spiega Salvatore Fais – per ora non ci sono stati incidente di questo tipo. Però è chiaro che una o due persone se venissero attaccate da un branco di 4 o 5 lupi sarebbe molto pericoloso. E questi animali stanno prendendo sempre più confidenza con l’uomo".