"Nascita in ambulanza, il Pd aveva detto no alla riapertura di maternità"

Il consigliere della Lega. Marco Landi. la sua mozione in Regione

Ancora una nascita in ambulanza sul tragitto Piombino-Cecina. "Una gioia, la nascita di Mara, e chissà, se fosse nata un mese fa, il centrosinistra avrebbe votato contro la mia mozione che chiedeva l’adeguamento del Punto nascita di Piombino e l’ampliamento della pianta organica, condizioni necessarie alla ripresa delle sue attività. I margini per intervenire c’erano, è mancata la volontà del Pd che ha certificato il suo disinteresse per la popolazione di Piombino. Hanno depotenziato progressivamente la struttura per poi dire che è impossibile tenerla aperta: questa la verità".

Così il consigliere regionale della Lega Marco Landi commentando il parto in ambulanza avvenuto nella notte tra il primo e il due maggio lungo il tragitto che collega Piombino a Cecina.

"Neanche un anno fa un episodio simile, anche stavolta con un esito felice grazie alla professionalità del personale sanitario a bordo dell’ambulanza. E’ intollerabile che una madre debba percorrere oltre 50 chilometri per raggiungere il punto nascita più vicino, e vale la pena ricordare che il Ministero non impone la chiusura, ma concede alle Regioni di presentare deroghe, ovviamente garantendo standard di sicurezza. Un impegno che nel 2019 l’ex presidente della Regione aveva preso senza tentennamenti. Ed è quello – incalza il consigliere della Lega – che io ho chiesto con la mia mozione, bocciata neanche un mese fa in commissione Sanità del Consiglio regionale dalla maggioranza Pd".