“No Cubone”, tensione in consiglio comunale

Livorno, il Comitato interrompe la seduta con cartelli all’annuncio che la cittadella dello sport sorgerà nell’area verde di via San Marino

Consiglio comunale protesta NO CUBONE (Foto Novi)

Consiglio comunale protesta NO CUBONE (Foto Novi)

Livorno 10 maggio 2023 - E' scoppiata la bagarre in consiglio comunale a Livorno durante la seduta pomeridiana di mercoledì 10 aprile, quando è intervenuta l'assessore all'urbanistica Silvia Viviani per annunciare che il progetto della cittadella dello sport (finanziata con i fondi Pnrr), con una palazzetto polifunzionale, sorgerà solo e soltanto nell'area verde di via San Marino nel quartiere di Scopaia, invece di essere realizzato in un altro sito già cementificato.

Quest'ultima soluzione è  stata avanzata e suggerita dal Comitato No Cubone (così è stato ribattezzato il progetto dai residenti di Scopia) che ha raccolto 800 firme per la petizione popolare discussa in consiglio comunale prima che prendesse la parola l'assessore Viviani.

Proprio una folta delegazione del Comitato No 'Cubone' ha affollato lo spazio riservato al pubblico dell'aula consiliare ed è insorta quanto l'assessore Viviani ha fatto capire che l'amministrazione comunale va avanti per la sua strada. 

Il video qui sopra è tratto dalla pagina Facebook di Stella Sorgente (Movimento 5 Stelle), che commenta con questo post: “La Giunta Salvetti decide di andare avanti con la cementificazione dell’area verde di Via San Marino per costruire il cosiddetto #Cubone. Lo fa senza fornire adeguate spiegazioni ai cittadini sulla scelta di non optare per l’area alternativa delle Ex Serre Labrogarden, già cementificate, a poche centinaia di metri di distanza, che risultano in stato di abbandono da molti anni, sostanzialmente ridotte ad una discarica a cielo aperto”.

“Quando un cittadino del comitato NO Cubone domanda dal pubblico il perché di questa posizione – prosegue Sorgente nel suo post –, chiedendo se ci siano degli interessi personali da difendere, il sindaco ”gli va sur muso”, minacciandolo di querela. Questo è il modo in cui il nostro primo cittadino si comporta di fronte alle legittime proteste della cittadinanza. Prossimamente porteremo alla discussione comunque la mozione proposta dal comitato e sottoscritta da tutte le opposizioni per tentare di fermare questo ennesimo scempio”.

M. D.