Piazza Garibaldi supersorvegliata. Ma non basta

Il capo della Polizia Massucci: "Questa zona va ripensata, io immagino locali, negozi come in Venezia. C’è una vista stupenda"

Migration

Gli stranieri sono, insieme ai giovani, la priorità dell’agire della Polizia di Stato. La fotografia che fa il questore Roberto Massucci della realtà labronica non lascia molti dubbi: "Livorno è al centro di un’ondata migratoria importante, che non è ancora integrazione – dice il capo della Polizia labronica – tra migrazione e integrazione infatti c’è una zona grigia che si chiama clandestinità. E questa zona è criminogena. Stiamo facendo un lavoro importante con le comunità straniere per far comprendere quanto sia fondamentale lo sforzo di integrazione da parte dello stesso immigrato. Uno sforzo che richiede tanti sacrifici".

Il questore Massucci parla di formazione culturale, di inserimento dei propri figli nel contesto scolastico e anche lavorativo, perchè tutti quei mestieri che sono oggi trascurati dagli italiani rappresentano per gli stranieri una grande opportunità.

"Con le comunità – prosegue il questore – si sta anche cercando di semplificare le procedure burocratiche. Abbreviare i percorsi amministrativi tramite i servizi dell’ufficio relazioni con il pubblico per creare la documentazione di qualità, ad esempio". Spesso questo è un problema per chi non conosce bene la lingua italiana e deve compilare pratiche talvolta davvero complesse. "Abbiamo chiesto alle comunità uno sforzo per lavorare sulla cultura dell’inserimento".

Livorno vuole essere accogliente, lo è sempre stata, ma ora è mostra i segni della sofferenza. E l’esempio è Piazza Garibaldi. "Vedo tanti comportamenti scorretti – dice il questore – Il ragazzo che, pur non facendo nulla di male, sta in mezzo alle baracchine con il cappuccio in testa genera insicurezza nella signora che passa per tornare a casa. Stessa cosa per coloro che stanno seduti in terra davanti ai minimarket che abbiamo chiuso. Sono comportamenti che aumentano la percezione di insicurezza".

La risposta in questo quartiere non può essere solo la militarizzazione, come qualcuno invoca. "Piazza Garibaldi, dal mio punto di vista, è un luogo che va ripensato – dice Massucci – . Noi ci abbiamo investito tanto, ma io non sono il questore solo di piazza Garibaldi, sono il questore della provincia di Livorno e se concentro tutte le forze da una parte, non avendo risorse infinite, è chiaro che le tolgo da un’altra. Piazza Garibaldi dovrebbe essere piena di locali, tutto pulito, niente auto, via le baracchine. Tavoli, negozi... Così si trasformerebbe in uno dei luoghi più belli di Livorno". Proprio poche ore fa è stata chiusa per 15 giorni la baracchina 11. Così non va.

Piazza Garibaldi è supersorvegliata ma la vera sfida, come ormai scriviamo da anni, è un cambiamento urbanistico radicale che richiede, però, scelte coraggiose.

Michela Berti