REDAZIONE CRONACA

Ok al polo sanitario di Rosignano. Ospedali, risorse limitate

Il confronto con il presidente Giani che ha parlato con chiarezza dei tagli del Governo

I sindaci hanno sottolineato la carenza di personale medico e, in parte minore, infermieristico

I sindaci hanno sottolineato la carenza di personale medico e, in parte minore, infermieristico

Rosignano (Livorno), 14 novembre 2024 – Confronto aperto sul rilancio e potenziamento dei presidi ospedalieri di Cecina e Piombino, per rispondere ai bisogni del territorio delle Valli Etrusche. E per quanto riguarda Rosignano e il futuro polo sanitario composto da Ospedale e Casa di Comunità, bloccato dalle problematiche legate alla bonifica dei terreni sui quali dovranno essere edificate le strutture. il sindaco Claudio Marabotti ha ottenuto l’impegno del presidente della Regione Eugenio Giani che è stato molto chiaro nell’affermare che a fronte dei tagli alla sanità a livello nazionale, l’unico capitolo di spesa che sarà autorizzata in più alle attuali previsioni, sarà quella legata proprio al polo sanitario di Rosignano, qualora i ritardi legati alle operazioni di bonifica comportassero la perdita dei fondi PNRR.

Il presidente Giani, a conclusione della riunione che si è svolta a Piombino, a fronte delle richieste dei sindaci interessati territorialmente, ha parlato di “necessità condivise”, aggiungendo però che “purtroppo le poche risorse stanziate nel fondo nazionale, non adeguate ai maggiori costi imposti dall’inflazione, non ci aiutano. Per questo - ha concluso - dobbiamo verificare puntualmente praticabilità e tempistiche”. All’incontro erano presenti, oltre a Claudio Marabotti, sindaco del Comune di Rosignano Marittimo, Lia Burgalassi, prima cittadina di Cecina, Francesco Ferrari sindaco di Piombino, e Sandra Scarpellini in qualità di presidente SdS (Società della Salute) nonché sindaco di Castagneto Carducci. Per la Regione Toscana erano presenti anche Federico Gelli, direttore generale sanità e welfare, e Michela Maielli, responsabile del settore di assistenza ospedaliera, qualità e reti cliniche.

Come accennato, i sindaci hanno fatto presente a Giani e allo staff regionale, la situazione di grave crisi in cui l’ospedale delle Valli Etrusche sta versando ormai da qualche anno, legata prevalentemente alla carenza di personale medico e, in parte minore, infermieristico. I sindaci hanno sottolineato con forza che la carenza di servizi sanitari ospedalieri - e Marabotti, per quanto riguarda Rosignano, ha indicato anche “territoriali” - si inserisce in un quadro più generale di carenza di servizi e di infrastrutture che penalizza tutta la costa a sud di Livorno, area già ampia in condizioni normali, ma che nel corso della stagione estiva accoglie un flusso di turisti che porta il bacino d’utenza dell’ospedale a svariate centinaia migliaia persone. Pronto soccorso (oberato da un superlavoro conseguente al carente presidio del territorio) e cardiologia sono stati individuati come i servizi da sostenere in tempi brevi.

E per quanto riguarda cardiologia, il sindaco di Rosignano ha evidenziato come “i dati dell’Agenzia regionale di sanità vadano a dimostrare la grave inefficienza della rete dell’infarto per tutte le Valli Etrusche e l’Alta Val di Cecina”. Riallacciandosi a quest’ultimo dato, è stato suggerito di progettare servizi che includano l’Alta Val di Cecina e l’isola d’Elba nel bacino Valli Etrusche.