"Pronto a incatenarmi sul cantiere"

Capoliveri, l’annuncio di un residente: "Deve essere garantito il diritto elementare al soccorso"

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"Sono pronto a incatenarmi per fermare i lavori perché voglio che sia garantito il mio diritto sancito dalla Costituzione ad avere un’ambulanza e soccorsi in caso di bisogno. I mezzi di soccorso devono poter avere accesso e in tutta sicurezza a questa zona". Gabriele Messina, che abita a Lido di Capoliveri, mostra le catene e con un video sul suo profilo facebook annuncia la clamorosa protesta.

"La strada realizzata sulla spiaggia – spiega Messina – è assolutamente inagibile e in questi giorni di allerta meteo in parte è di nuovo danneggiata e ricoperta dalle onde del mare, dalla sabbia e dai detriti".

Ormai la vicenda della pista di plastica realizzata sulla spiaggia di Lido di Capoliveri ha valicato i confini elbani. Una struttura provvisoria costruita per il cantiere del dissalatore, che però il maltempo di questi giorni ha dannggiato più volte rendendola inutilizzabile e lasciando gli abitanti del Lido di Capoliveri senza un collegamento dato che la strada principale è interessata dai lavori di posa in opera delel tubazioni. "Una strada in materiale plastico di cinque metri di larghezza e 225 metri di lunghezza – spiega l’assessore del comune di Capoliveri Laura Di Fazio –per sopperire al clamoroso errore progettuale fatto nel 2017 allorché nessuno dei progettisti del dissalatore di Mola si rese conto dell’inutilizzabilità, per il cantiere del dissalatore, della strada di Lido che dispone di una sola corsia di marcia. Noi ci siamo opposti a questo intervento, ma il Tar ha dato ragione ad Asa. Tuttavia chiediamo che si studi meglio il progetto per evitare rischi alle persone e all’ambiente".