Sassi contro i vetri di una scuola

Duro attacco al sindaco Ticciati che reagisce: "Pensate piuttosto a come state tirando su i vostri figli"

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Due ragazzini hanno rotto un vetro alle scuole Altobelli. L’ennesimo atto di vandalismo nella nostra comunità. Un testimone che è riuscito a far scappare i ragazzi, parla di degrado e di assenza di sicurezza in quella zona. Accusando l’amministrazione e il sindaco di "inerzia".

Immediata la reazione di Alberta Ticciati che oltre a respingere al mittente l’accusa parla di "qualunquismo e ipocrisia" e focalizza l’attenzione anche sulle responsabilità dei genitori. "L’ennesimo sasso tirato nel vetro di una scuola del nostro Comune e subito parte il linciaggio verso il Comune e la sottoscritta, che vengono accusati di inerzia. Ma stiamo scherzando? Invece di interrogarci su come cresciamo i nostri figli, su come li educhiamo, su quanto e come abbiamo evidentemente fallito, ci scagliamo contro l’Amministrazione. Amministrazione che da sempre costruisce, insieme alla scuola, progetti e percorsi di formazione, ha avviato il progetto di educazione civica ‘La città dei Bambini’, coinvolge l’Accademia delle Belle Arti di Firenze, affinché il bello diventi disincentivo per il vandalismo e lo "spregio" oltre che elemento di qualità estetica, ha installato un discreto numero di telecamere, fornendo gli accessi ai filmati alle forze dell’ordine, ogni giorno lavora per costruire con i soggetti associativi un terreno di convivenza, accoglienza, rispetto sempre migliore e l’elenco sarebbe ancora lungo".

E poi? "No, non ci sto – continua il sindaco Ticciati – ad essere additata come la responsabile del gesto di questi due ragazzini. Non è la mia mano che ha lanciato il sasso, e non sono gli obiettivi di mandato di questa Amministrazione di supporto o sprone verso questa direzione. E finiamola di cercare sempre il capro espiatorio per lavarsi, ciascuno, la propria coscienza. Fino a quando cercheremo risposte semplici e superficiali a fenomeni complessi, con il solo obiettivo di trovare il colpevole per essere a nostra volta innocenti, non faremo un passo avanti. Non so a chi va bene così, a me no".

Il sindaco Alberta Ticciati mostra tutta la sua rabbia per queste accuse che ritiene ingiuste e infondate e chiude duramente la sua risposta: "E siccome rappresento questa comunità, finché avrò l’onore di farlo, mi batterò per scacciare questa ipocrisia, questo perbenismo e questo qualunquismo che non fa bene a nessuno, tanto meno a chi dagli "adulti" si aspetterebbe l’esempio".

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