Tanti in piazza contro le bombe

Manifestazioni a Livorno e Piombino. L’iniziativa della scuola ’Galilei’ di Cecina e una testimonianza

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Non si fermano le manifestazioni e i presidi contro la guerra in Ucraina. A Livorno alcune associazioni hanno manifestato in piazza Grande ieri pomeriggio. "Il 24 febbraio la Russia ha invaso l’Ucraina – hanno detto gli organizzatori – bombardando le principali città. Condanniamo fermamente queste azioni che colpiscono in primo luogo la popolazione civile. Le classi sfruttate e oppresse dell’intero continente stanno già pagando le conseguenze umanitarie e sociali di questa guerra".

Manifestazione anche a Piombino in piazza Gramsci di tante associazioni come Anpi, Arci, Associazione A Sinistra, Associazione Fraternità Parola e Vita, Associazione politico-culturale Agorà Progetto Comune Campiglia, Associazione Rosa Parks Centro culturale protestante Grosseto, Associazione Uniamo Suvereto, Cgil, Circolo interculturale Samarcanda, Croce del Sud Commercio equo solidale, Giovani comunisti, Gruppo Scout Laici Cngei Piombino1, Legambiente, Partito della Rifondazione comunista, Partito democratico, Presidio G.Ambrosoli Libera contro le mafie, Pubblica Assistenza, Sezione Soci Coop Piombino-Riotorto, Sinistra anticapitalista.

A Cecina nella scuola media ’Galilei’ di Palazzi tutti i 400 studenti hanno partecipato a un’iniziativa per chiedere la pace in collaborazione con gli insegnanti. I ragazzi hanno realizzato anche un simbolo di pace che sarà consegnato al sindaco Samuele Lippi martedì in occasione della staffetta della pace in centro a Cecina.

La mobilitazione e la solidarietà sono anche segnate dall’illuminazione dei palazzi pubblici e monumenti con i luci dei colori giallo e celeste della bandiera Ucraina. Le immagini della guerra che arrivano da Kiev hanno colpito tutti anche perché qui vivono e lavorano molti uomini e donne ucraini che si sono ben inseriti. "Mia sorella con il figlio di 9 anni è riuscita ad arrivare al confine co n la Polonia – raccolta Viktoria Budko, fotografa di Cecina – e ora sono al sicuro ma sa che dovrà lasciare suo marito a combattere. Sta aspettando mia madre, mi ha detto: “Non mi muovo da questo paese senza mamma”. E allora sorella mia ti auguro di stringerla forte presto e varcare il confine mano nella mano. Io sono lì con voi, sto smuovendo le montagne e non vedo l’ora di stringervi forte".

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