Ballottaggi, la Toscana non è più rossa: la svolta, al centrodestra Massa, Siena e Pisa

Risultati storici nei tre capoluoghi, un vero e proprio terremoto che cambia completamente la geografia politica della Regione

Conti, De Mossi e Persiani, sindaci di Pisa, Siena e Massa

Conti, De Mossi e Persiani, sindaci di Pisa, Siena e Massa

Firenze, 25 giugno 2018 - E' un vero terremoto politico quello dei ballottaggi in Toscana: il centrodestra si prende le tre città capoluogo che andavano al voto al secondo turno, ovvero Massa, Siena e Pisa. Città che fino a quel momento nella storia repubblicana non avevano mai conosciuto governi che non fossero di sinistra o centrosinistra.

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E' un vero e proprio tonfo per il Partito Democratico, che prende un nuovo schiaffo sul terreno che fino a quel momento era suo: quello locale, dei comuni, della politica casa per casa, delle Feste dell'Unità. Avanza invece il partito di Matteo Salvini, quella Lega che, sembrano dire i numeri, ha intercettato le necessità di sicurezza delle città. A guidare il cambiamento la Lega, che fa un balzo in avanti clamoroso. E' il Carroccio che trascina il cambiamento e le piazze piene durante le visite elettorali di Salvini avevano già in qualche modo mostrato questo. 

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La vera svolta epocale è quella di Siena, una città in cui il passaggio storico al centrodestra racchiude molti significati, alla luce della vicenda Monte dei Paschi. "Dal cambiamento si possono cogliere delle opportunità", dice Luigi De Mossi, senese e contradaiolo, diventato in una notte primo cittadino. Si incammina verso il Comune con i suoi sostenitori festeggiando, ma c'è una parte della città che osserva quasi attonita ciò che è accaduto. De Mossi vince per qualche centinaio di schede, in un testa a testa emozionante fino all'ultimo. 

Immagini di festa con cori da stadio a Pisa. Anche qui si interrompe l'egemonia del centrosinistra. La faccia vincente è quella di Michele Conti, sostenuto da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. La regia, il "la" a questo nuovo corso sotto la Torre Pendente ha un nome e un cognome: Susanna Ceccardi, giovane e emergente sindaco di Cascina della Lega, sempre più ascoltata a livello nazionale nel partito e in qualche modo artefice di quel "laboratorio politico" leghista che si sta spandendo a macchia d'olio in Toscana.

A Pisa "abbiamo fatto la storia. Tutti insieme, io ne ho fatto un pezzettino", dice Conti. E' una vittoria di Matteo Salvini? "E' una vittoria di tutti. Aiutatemi tutti, perché possiamo davvero cambiare davvero questa città e questa Regione, dove abbiamo vinto anche a Siena e Massa".

Proprio a Massa il neo-sindaco Francesco Persiani indossa una t-shirt eloquente, "Massa Libera". Lui ha vinto contro il sindaco uscente, Alessandro Volpi, che si ripresentava per un secondo mandato. Centrodestra vincente anche a Pietrasanta, mentre a Pescia torna sindaco Oreste Giurlani, ex Pd, poi finito al centro di un'inchiesta giudiziaria e ora di nuovo primo cittadino, sostenuto dalle liste civiche.

Il ballottaggio di Campi Bisenzio, dato anche questo nuovo e in qualche modo clamoroso, si risolve in favore del centrosinistra: Emiliano Fossi è sindaco per un secondo mandato contro la candidata del centrodestra Maria Serena Quercioli, che ha appunto costretto per la prima volta nella storia repubblicana un candidato di centrosinistra al secondo turno. Il centrodestra è ora in maggioranza per quanto riguarda i Comuni dei capoluoghi.

Oltre a Siena, Massa e Pisa ha Pistoia, Arezzo e Grosseto. E' un vero terremoto politico quello che attraversa la Toscana