"Il coraggio di cambiare, mi sento un eroe"

Livorno, Pasquale Lamberti punta alla segreteria comunale del Pd: "Con questa classe dirigente abbiamo perso tutte le elezioni"

Pasquale Lamberti

Pasquale Lamberti

di Michela Berti

Livorno, 22 gennaio 2023 - Aveva convocato la conferenza stampa alle 11,30 Pasquale Lamberti candidato alla segreteria dell’Unione comunale del Pd. Un’ora e mezzo dopo a quella convocata da Alessandro Franchi segretario territoriale uscente. Pochi minuti tra la fine della prima e l’inizio della seconda durante i quali i fans di Franchi hanno lasciato la fredda sala delle riunioni ai seguaci di Lamberti.

Tra coloro che se ne sono andati anche i rappresentanti del coordinamento giovani e questo ha dato un bel po’ di fastidio a Lamberti che ha subito detto: "C’è chi è andato via da questa stanza e sembra non essere interessato all’ascolto. Mi è dispiaciuto molto vedere andar via i giovani, sono giovani-vecchi. Parlerò con loro. Se ne sono andati anche tanti vecchi, dell’età di mio padre che hanno puppato tanto dal partito". Lamberti jr punta a vincere, impugna l’inseparabile corno rosso e annuncia battaglia: dalla sanità "ci cono cose del progetto sul nuovo ospedale che non mi convincono" al Salvetti-bis "un partito non può imporre a distanza di un anno e mezzo un sindaco senza conoscere il programma".

E va all’attacco: "Io non sto cercando un posto di lavoro, il problema vero è che ci sono solo due candidati e gli iscritti a Livorno sono 600. Due candidati per guidare questo partito, io mi sento un eroe, sono l’unico che dice che si può e si deve cambiare e io rappresento il nuovo". Mantiene l’equilibrio sul congresso nazionale: la sua sezione - Collinaia - è per la Schlein, lui all’inizio era schiacciato su Bonaccini, ora ha dei dubbi "voglio capire cosa intende per rinnovamento". Ha raccolto 43 firme ma non ci sono consiglieri comunali che lo sostengono. "Perdiamo tutte le sfide elettorali – dice Lamberti – e fra quattordici mesi andremo sicuramente al ballottaggio perchè questa città è in enorme difficoltà". E sulla "patata bollente" del tesseramento ai senegalesi: "Ne parlerà direttamente il segretario della sezione Cecchi, quando si dimetterà". In aula la Distaso, storica sindacalista della Uil come il presidente della comunità senegalese Yoro. Il sindacato è un riferimento importante per gli stranieri, e ora anche la sezione Pd di Collinaia.