Tessere Pd e caos Collinaia, Lamberti si difende

Il candidato cerca di abbassare i toni. Ma il coordinamento Bonaccini non fa sconti

Pasquale Lamberti, candidato alla segreteria dell’Unione Comunale del Pd

Pasquale Lamberti, candidato alla segreteria dell’Unione Comunale del Pd

di Michela Berti

Livorno, 20 gennaio 2023 - «Basta macchine del fango. Credo che ci sia bisogno di tanta camomilla oggi nel dibattito politico a Livorno". Inizia così il post scritto da Pasquale Lamberti sul suo profilo Facebook. Dopo che il circolo di Collinaia dove è iscritto è finito nel mirino per aver tesserato - e poi annullato - un gruppo di senegalesi il 31 dicembre, cerca di abbassarei. "Mi fa impressione leggere e vedere tutta questa animosità e questo clima di constante offesa. Un clima inutile e pericoloso , costruito con meticolosità. Il Pd sta per celebrare il suo momento più democratico, ovvero le elezioni primarie per le Segreterie. Dunque spero che questo eccezionale momento di partecipazione venga cronacato come tale. Con misura e serenità . Ci sono polemiche create ad arte per discreditare,estrapolazioni di miei pensieri messe in modo che risulti l’esatto contrario di quanto espresso, in maniera articolata e comprensibile . Datevi tutti una calmata. Non è un ring di boxe, e non ci sono nazisti alle porte. Per fare banali esempi una scelta tra chi ritiene che aver perso 5.400 voti e rappresentanza parlamentare alla camera vada bene, e chi no. Tra chi ritiene un modello politico non votato al primo turno da quasi 7 livornesi su 10 etc etc valido e chi no. Tra chi ritiene utile serrare i portoni dei circoli ai nuovi iscritti e chi no. Tra chi propone un rinnovamento radicale dell’attuale classe dirigente e chi no . Tutto questo è libertà di espressione e di voto. un’occasione utile, sana per esprimere ogni posizione. Siamo il Pd non una caserma militare. Siamo nei confini della discussione politica e non di una guerriglia urbana. Il resto, offese, polemiche create ad arte, voglia di espellere sulla base di calunnie o idiozie mentali di qualcuno, non serve al Pd e non serve a Livorno. Servono persone perbene, ed in questa categoria sono tra i primi della lista. Programmi concreti, credibilità e serietà morale. Questo è la sfida. Questa è l’occasione da cogliere".

Intanto il Coordinamento della Federazione Livorno per Bonaccini condanna duramente quanto avvenuto in questi giorni, bollando certi comportamenti. "La vicenda del tesseramento di un circolo PD cittadino rappresenta una delle pagine più brutte per il Pd del nostro territorio. Una vicenda che deve essere condannata con fermezza e non può passare senza lasciar traccia. Lo sdegno collettivo di tutta la comunità democratica e l’attività delle commissioni di garanzia preposte alla vigilanza sono stati i primi anticorpi ad entrare in funzione. Si apprende che le tessere in questione sono state stracciate, evidentemente perché erano state formalizzate in violazione di ogni regola. Ma l’immagine del nostro partito ne è comunque risultata molto danneggiata. Non possiamo far finta di niente. E’ d’obbligo per chiunque abbia un ruolo politico, piccolo o grande che sia, partire da qui prima di qualunque altra considerazione. E da qui promuovere uno sforzo collettivo per respingere quanto accaduto come una pratica del

tutto contraria ai principi di trasparenza, correttezza e responsabilità che ispirano la nostra comunità. Ricordandoci che dal giorno successivo alla conclusione del nostro congresso la comunità del Partito Democratico si ritroverà unita e sarà valutata dai cittadini e dall’elettorato sia sulla capacità di amministrare le nostre comunità sia sul

rispetto delle regole".

Michela Berti