Livorno, una brutta sensazione di abbandono

Senza gioco né cuore, senza campi decenti per allenarsi né tifosi. E, soprattutto, senza una società forte alle spalle

Il Livorno che ha perso contro il Benevento per 2-0 al 'Picchi'

Il Livorno che ha perso contro il Benevento per 2-0 al 'Picchi'

Livorno, 16 dicembre 2019 - Il Livorno sembra abbandonato al suo destino, ovvero una lenta e dolorosa retrocessione che farebbe da anticamera a una progressiva gestione al risparmio qualora non si presentassero compratori. Sì, perché questo è lo scenario che vi avevamo anticipato la scorsa settimana dopo la telefonata tra Roberto Spinelli e il sindaco Luca Salvetti. E che il primo cittadino ha confermato sabato sera in tribuna all’Armando Picchi. La frattura tra la famiglia Spinelli e la città sembra adesso insanabile e quello dell’amministratore delegato non è sembrato il classico sfogo dettato dalla situazione e dalla contestazione. Stavolta sembra aprirsi davvero uno scenario nuovo, ovvero la vendita al primo che passa, cosa che finora Spinelli si era sempre rifiutato di fare.

Cosa succederà adesso? Intanto il sindaco dovrà farsi da tramite per mettere in contatto eventuali compratori con la proprietà, ma il patron amaranto a sua volta dovrà mettere tutto per scritto: quanto serve per l’acquisto della società, quanto per rilevare le fidejussioni bancarie, ma soprattutto cosa è compreso nel pacchetto. All inclusive (compresi tutti i giocatori e i terreni di Fauglia) o mezza pensione (della serie: Tizio e Caio li vendo a parte)? In un momento di grande confusione, è più che mai necessario fare chiarezza.

L’ultima mezza trattativa c’è stata prima del derby con il Pisa, poi gli imprenditori interessati non si sono più fatti vivi, ma nuovi scenari si starebbero aprendo e già nei prossimi giorni il telefono del presidente potrebbe squillare con una proposta pronta. Alla soglia del 21° anniversario della sua calata a Livorno, dunque, l’epopea Spinelli potrebbe esser giunta al tramonto definitivo.